MACCHINA DEL TEMPO LUGLIO 2005, 7 novembre 2005
Anche il Nilo condannò Alessandria Franck Goddio (nella foto sopra) ha riportato alla luce la parte portuale dell’antica Alessandria, ma i geologi ancora si domandano che cosa provocò l’inabissamento della zona nell’800 d
Anche il Nilo condannò Alessandria Franck Goddio (nella foto sopra) ha riportato alla luce la parte portuale dell’antica Alessandria, ma i geologi ancora si domandano che cosa provocò l’inabissamento della zona nell’800 d.C. Amos Nur, docente di Geofisica della Stanford University, ritiene che una serie di terremoti colpì il Mediterraneo a causa di una faglia sottomarina non ancora individuata, cioè una fessura della crosta terrestre parallela alla costa del Nord Africa. Non tutti sono però d’accordo. Secondo Jean-Daniel Stanley, oceanografo dello Smithsonian Institution di Washington, la tragedia fu provocata da un’improvvisa inondazione del Nilo. Questo diluvio, dovuto a forti piene che si verificarono tra il 741 e il 742 d.C., avrebbe pressato il suolo, già instabile a causa dell’acqua della baia (Heraklion era a soli 5 metri sul livello del mare), facendolo sprofondare.