La Stampa 03/11/2005, pag.3 Nicola Piepoli, 3 novembre 2005
L’aggressività iraniana preoccupa molto gli italiani. Indubbiamente le dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad con cui si chiedeva di «cancellare Israele dalla cartina geografica» hanno sbalordito l’opinione pubblica non solo italiana ma anche mondiale
L’aggressività iraniana preoccupa molto gli italiani. Indubbiamente le dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad con cui si chiedeva di «cancellare Israele dalla cartina geografica» hanno sbalordito l’opinione pubblica non solo italiana ma anche mondiale. La reazione è piuttosto energica e quasi il 70% degli Italiani si dichiara «molto» o «abbastanza favorevole» a controbilanciare queste dichiarazioni folli con una manifestazione a Roma a favore di Israele. E’ interessante notare come non vi sia praticamente alcuna differenza significativa tra gli «orientati al Centrodestra» (74% di favorevoli) e gli «orientati al Centrosinistra» (79%). Il problema semmai è un altro, cioè che questo irrigidimento delle posizioni dell’Iran comincia a diventare preoccupante per la grande maggioranza della popolazione italiana (73%), anche qui senza differenze sostanziali tra Centrodestra e Centrosinistra. Il timore che questo irrigidimento possa far scoppiare una nuova guerra nel Medio Oriente è ancora piuttosto contenuto (40%), ma inizia ad essere non più puramente ipotetico. Per quanto riguarda le vicende interne è un un caso di cronaca nera ad aver colpito in modo particolare l’attenzione dell’opinione pubblica italiana: si tratta del suicidio della madre della ragazza di Foggia che l’anno scorso era stata uccisa dal cugino (24% di citazioni). Seguono due eventi internazionali a pari merito, entrambi con un 14% di citazioni: l’attacco terroristico a Nuova Delhi con oltre 60 morti e le già citate minacce ad Israele. Nicola Piepoli