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 2005  ottobre 31 Lunedì calendario

«Non giudico i singoli Valuterò i no dei partiti». Corriere della Sera 31/10/2005. Roma. Amos Luzzatto, da presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, sarà alla manifestazione di giovedì sera davanti all’ambasciata iraniana per protestare contro quel «cancelleremo Israele» annunciato dal presidente Ahmadinejad

«Non giudico i singoli Valuterò i no dei partiti». Corriere della Sera 31/10/2005. Roma. Amos Luzzatto, da presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, sarà alla manifestazione di giovedì sera davanti all’ambasciata iraniana per protestare contro quel «cancelleremo Israele» annunciato dal presidente Ahmadinejad. « un’iniziativa molto opportuna. Mette il dito su una piaga a cui non si è prestata sufficiente attenzione: la motivazione di quelle dichiarazioni. Non esistono né conflitto né confini tra Iran e Israele; né si può parlare di conflitto arabo, visto che l’Iran non è un paese arabo...». Dunque? «L’ipotesi che rimane è che l’Iran parli in quanto Paese islamico: e introdurre nella conflittualità internazionale motivazioni di carattere religioso è gravissimo e molto pericoloso per tutto il mondo. Le cause di questo vanno cercate lontano, fin dallo smembramento dell’Impero Ottomano. Partendo da lì si può anche capire che non esiste un problema israelo-palestinese, ma qualcosa di molto più grave, di cui quel conflitto è conseguenza e non causa». La posizione iraniana non è nuova. E Israele non esiste neppure nelle cartine geografiche dei testi scolastici palestinesi. «La gente ora ha cominciato a capire che se un conflitto politico diventa religioso, il rischio riguarda tutto il mondo. Quel tipo di linea estremistica non deve passare, anche negli interessi degli iraniani: dopo i lunghi anni di guerra con l’Iraq, ne vogliono scatenare un’altra?» L’appuntamento di giovedì è organizzato, come altri per Israele, da Giuliano Ferrara. Intravede una strumentalità? «C’è strumentalità in ogni azione che compiamo. Io non faccio processi alle intenzioni. Ed è bene che qualcuno lanci iniziative come questa». Gli assenti saranno «nemici»? «L’assenza del singolo non basta per giudicare: si può essere malati, o all’estero. Se invece una forza politica decide di non venire, spieghi perché: e quello si valuterà». Piero Sansonetti, direttore di Liberazione, dice che verrebbe se dopo si andasse all’ambasciata israeliana a manifestare «a favore dei diritti dei palestinesi e contro certe scelte del governo Sharon». «La differenza è che Sharon riconosce il diritto palestinese ad avere uno Stato. Mentre Ahmadinejad vuole cancellare Israele. Cancellare: una parola che fa venire i brividi». Daria Gorodisky