MACCHINA DEL TEMPO LUGLIO 2005, 3 novembre 2005
Come nel mare, anche nel lago si formano vortici detti ”mulinelli”, che si creano quando l’acqua nel suo movimento incontra un ostacolo o un altro elemento perturbatore che ne disturbi la direzione
Come nel mare, anche nel lago si formano vortici detti ”mulinelli”, che si creano quando l’acqua nel suo movimento incontra un ostacolo o un altro elemento perturbatore che ne disturbi la direzione. Nei laghi, i punti più critici sono sicuramente quelli dove si immettono o escono i fiumi, a causa delle differenti pendenze degli stessi, ma anche della diversità di temperatura e, quindi, di densità tra masse di acqua diverse: le acque più fredde, infatti, sono più pesanti e tendono a scivolare sotto quelle più calde e più leggere. Con i regimi di piena aumenta la presenza di tali fenomeni dinamici e il loro effetto si fa sentire anche sul fondo, con conseguente asportazione dei sedimenti e formazione di buche. In pratica, il vortice che ha forma conica con la punta verso il basso agisce come un trapano che rimette in sospensione il materiale di fondo lasciando una buca. Questa è un’ulteriore insidia in cui ci si può imbattere facendo il bagno in corsi d’acqua anche tranquilli. Vanno inoltre ricordati due motivi che, rispetto al mare, rendono più pericolosa la balneazione in un fiume o in un lago: l’acqua dolce - meno densa di quella marina - rende più difficile la galleggiabilità. Pertanto si corre il rischio, se poco esperti, di andare a fondo. Inoltre la temperatura, generalmente sempre più fredda, può causare crampi alle gambe e impedire i movimenti.