MACCHINA DEL TEMPO agosto 2005, 3 novembre 2005
Il passeggero è sacro e se ha paura di volare è meglio aiutarlo a guarire. quanto hanno pensato grandi compagnie aeree come Lufthansa, British Airways e Alitalia, che hanno istituito corsi (frequentatissimi) dove piloti e psicologi hanno il preciso scopo di rimuovere le paure che impediscono a una persona di salire su un aereo e di diventare quindi un cliente
Il passeggero è sacro e se ha paura di volare è meglio aiutarlo a guarire. quanto hanno pensato grandi compagnie aeree come Lufthansa, British Airways e Alitalia, che hanno istituito corsi (frequentatissimi) dove piloti e psicologi hanno il preciso scopo di rimuovere le paure che impediscono a una persona di salire su un aereo e di diventare quindi un cliente. Così dal 1997 Alitalia ha inaugurato il corso ”Voglia di volare”, che ha guarito dalle proprie fobie ben 1.200 persone, circa il 95 per cento dei suoi iscritti. «I nostri clienti devono familiarizzare con le sensazioni e i sintomi sia psicologici, sia fisici, che avvertono durante il volo e sperimentare che è possibile governarli» dice il dottor Luca Evangelisti, psicologo e responsabile del corso. «Ma anche l’aereo va conosciuto meglio, perché a volte il solo venire in aeroporto è considerato un evento minaccioso. Per esempio, spieghiamo che il problema non è il rombo del carrello che rientra, ma la sua eventuale assenza. E poi abbiamo scoperto con dei test che la paura di volare praticamente non esiste: spesso è solo un gancio a cui le persone appendono angosce che fanno riferimento ad altri ambiti della loro vita. Nell’80 per cento dei casi si tratta di persone che, negli ultimi 5 anni, hanno subìto traumi: un lutto, l’interruzione di un rapporto affettivo, la nascita di un figlio, la promozione a un incarico più impegnativo. E la paura di volare è sorta proprio in quel periodo». I due giorni del corso, durante il quale gli psicologi insegnano anche tecniche di rilassamento e autocontrollo (a destra), si svolgono a terra su simulatori di volo e si concludono con un vero e proprio volo di andata e ritorno da Milano e Roma (le due sedi operative), dando la possibilità di ritentare a chi non si sentisse ancora pronto. Ma cosa consigliare ai paurosi che non possono seguire il corso? «1) Arrivare allo scalo in anticipo per chiedere il posto nel quale ci si sente più a proprio agio»; «2) Avvertire il personale di bordo che si ha paura di volare. Vi assisteranno. 3) Evitare di bere alcolici e di prendere ansiolitici se non su ordine del medico. E mai fare un mix delle due sostanze». Quali sono i casi più difficili da curare? «Quelli dei ”volatori interrotti”, passeggeri anche esperti che hanno rischiato però un incidente grave. Chi invece non ha ancora volato guarisce quasi sempre». (A sinistra, il giocatore olandese dell’Arsenal Dennis Bergkamp: per contratto non partecipa a trasferte con l’aereo).