MACCHINA DEL TEMPO agosto 2005, 3 novembre 2005
Il com. Carlo Occhiato, direttore del Safety and Quality System di Alitalia, ha le idee chiare: «Il passeggero che ignora le procedure di terra e di bordo, ha mille domande in testa, e se non trova risposte, diventa perplesso, poi ansioso e infine insicuro
Il com. Carlo Occhiato, direttore del Safety and Quality System di Alitalia, ha le idee chiare: «Il passeggero che ignora le procedure di terra e di bordo, ha mille domande in testa, e se non trova risposte, diventa perplesso, poi ansioso e infine insicuro. In genere si tratta di passeggeri poco esperti, che magari volano una volta ogni 5 anni». Quali reali probabilità ci sono che a bordo accada un incidente? «I dati sono molto incoraggianti», dice Occhiato. «Tenendo conto che ormai nel mondo volano migliaia di aerei al giorno (750 della sola Alitalia), il 2004 è stato il miglior anno della storia dell’aviazione, con un rateo degli incidenti che è sceso a 0,68 eventi per milione di partenze. Negli anni ’60 questo numero era 27, e il trend è in diminuzione costante. Significa che le compagnie hanno trovato dei rimedi efficaci». Come si prevengono gli incidenti a bordo? «Valutiamo le probabilità basandoci sull’esperienza comune delle compagnie di volo. Ci sono organizzazioni che raccolgono informazioni ed esperienze sugli incidenti e li comunicano agli operatori e alle autorità competenti nel giro di 24-72 ore. Questo ci consente di intervenire subito e più correttamente». E la manutenzione? «Al termine di ogni volo vengono fatti dei controlli, e così al termine di ogni giornata. Poi ci sono altri 3 tipi di controlli molto severi: 1) a scadenza calendariale (dopo un certo numero di mesi), 2) a scadenza di ore (dopo un certo numero di ore di volo), 3) a scadenza di cicli (dopo un certo numero di decolli e atterraggi)». E il personale? «Dal pilota all’ultimo operaio, ognuno segue un suo programma addestrativo. Tutte le grandi compagnie hanno grandi e costosi centri addestrativi dove, ad esempio, si trovano i famosi simulatori di volo». Come fanno le compagnie low cost a mantenere i prezzi così bassi senza tagliare i costi della sicurezza? «O fanno manutenzione tramite circuiti che forniscono qualità ma a costi più bassi, o seguono vie più ufficiali ma chiedono di fare soltanto il minimo richiesto per rimanere nelle norme».