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 2005  novembre 03 Giovedì calendario

Uno dei ’trucchi’ più ingegnosi per ottenere una ricostruzione virtuale veramente fedele alla realtà storica è ricorrere alla scansione laser del monumento che interessa ricostruire (ove questo sia integro) o del suo modellino

Uno dei ’trucchi’ più ingegnosi per ottenere una ricostruzione virtuale veramente fedele alla realtà storica è ricorrere alla scansione laser del monumento che interessa ricostruire (ove questo sia integro) o del suo modellino. Ne abbiamo chiesto conto al professor Gabriele Guidi dell’Università di Firenze, impegnato nella scansione laser del grande plastico di Roma antica (nella foto sotto), conservato presso il Museo della Civiltà Romana, per conto di Ucla (l’Università di Los Angeles, negli USA). «I modelli digitali creati negli ultimi anni costituiscono la rappresentazione virtuale di un monumento che non esiste più. In pratica la costruzione di questi modelli avviene per ”sintesi”, ossia disegnando con mezzi informatici, invece che con la matita, la rappresentazione visuale di ipotesi archeologiche. Rispetto al disegno convenzionale, le rappresentazioni virtuali hanno il vantaggio di poter rappresentare il modello 3D con colori, materiali e condizioni di illuminazione definiti a tavolino attraverso l’operazione di ”rendering”, che di fatto permette di calcolare matematicamente effetti di luce, riflessi e ombre, in modo da visualizzare l’oggetto ricostruito in maniera realistica. Con la scansione 3D, al contrario, si genera un modello per ”acquisizione”, che può essere pensato come il calco digitale di un oggetto. Naturalmente questo può essere fatto solo con un oggetto che esiste fisicamente. Si potrebbe dire che la modellazione di sintesi sta alla modellazione per acquisizione come il disegno sta alla fotografia». Per quanto riguarda il plastico di Roma, una volta che la sua scansione sarà completata costituirà un ”background digitale” fondamentale per tutti i modelli digitali creati da Ucla. In pratica il ”modello virtuale finale” che si otterrà sarà un mix di modelli sintetici con il modello acquisito del plastico.