MACCHINA DEL TEMPO agosto 2005, 3 novembre 2005
Le migliori lampadine in commercio trasformano in luce meno del 5 per cento dell’energia elettrica che usano
Le migliori lampadine in commercio trasformano in luce meno del 5 per cento dell’energia elettrica che usano. Tutto il resto è disperso sotto forma di calore. Una lucciola, al contrario, sa far molto meglio di noi poiché, quando emette luce, disperde pochissimo calore e raggiunge l’invidiabile efficienza del 98 per cento. La luce è generata nell’addome da una reazione chimica che coinvolge una molecola, detta appunto luciferina; per lasciar trasparire la luce in corrispondenza degli apparati luminosi, la cuticola esterna dell’insetto è trasparente. Ogni lucciola controlla volontariamente e con precisione la propria produzione luminosa; ogni specie lampeggia seguendo un suo ritmo unico, che consente agli individui di ritrovarsi senza confondersi tra lucciole di specie diverse. Gli adulti, infatti, brillano per trovarsi e quindi riprodursi; le femmine restano in attesa su cespugli o rami - o in altre postazioni elevate e ben visibili - e con la luce attirano l’attenzione dei maschi in volo. Persino le larve, che non avrebbero motivo di brillare, emettono anch’esse luminescenza, anche se meno intensamente. La luce infatti ha un’ulteriore funzione: segnalare ai potenziali predatori la tossicità dell’insetto e quindi di dissuaderli dal tentare un’aggressione.