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 2005  novembre 01 Martedì calendario

Sarà il secolo delle regine. La Stampa 01/11/2005. Questo sarà il secolo delle regine. Il femminismo entra a Corte grazie alle riforme costituzionali che aboliscono le regole di successione al maschile, ma soprattutto grazie alla cicogna che da qualche tempo porta in dote ai principi figlie femmine

Sarà il secolo delle regine. La Stampa 01/11/2005. Questo sarà il secolo delle regine. Il femminismo entra a Corte grazie alle riforme costituzionali che aboliscono le regole di successione al maschile, ma soprattutto grazie alla cicogna che da qualche tempo porta in dote ai principi figlie femmine. L’ultima è Leonor, Infanta di Spagna, primogenita di Felipe e Letizia a cui Zapatero (appoggiato dagli spagnoli) vuole regalare il trono dei Borbone. Ma è da tempo ormai che le case reali d’Europa festeggiano battesimi con fiocchi rosa. Ad aprire questo nuovo corso al femminile è stato il Belgio, il 25 ottobre del 2001, con la nascita di Elisabeth, figlia del principe ereditario Philippe e di Mathilde d’Udekem d’Akoz. Sarà lei, questa biondina così rassomigliante a nonna Paola (la regina «italiana», nata Ruffo di Calabria) un giorno a portare la corona, è sarà la prima donna nella storia del paese a farlo. Ma per allora Elisabeth del Belgio avrà molte amiche-colleghe con cui condividere oneri e onori del rango. Ci sarà sicuramente Ingrid Alexandra di Norvegia, nata dal matrimonio «scandalo» tra il principe Haakon Magnus e la Cenerentola dei fiordi Mette-Marit (arrivata all’altare con un figlio di un precedente legame e un passato discusso e discutibile). Quando il 17 aprile 2004 è stata battezzata, la principessina di Norvegia aveva uno stuolo di padrini e madrine veramente «regali». Oltre al nonno, Re Harald V, il principe Fredrik di Danimarca, la principessa Victoria di Svezia, Felipe delle Asturie. Del gruppo «piccole regine crescono» fa parte anche Catharina Amalia di Olanda. Ma in questo caso l’entusiasmo in patria è minore visto che da più di cento anni il paese si inchina a una «lei». La vera novità sarà l’ascesa al trono del padre di Catharina-Amalia, figlio della regina Beatrice, Wilhelm-Alexander. Quando nacque, nel 1968 i giornali titolarono: «finalmente un maschio!». E vista l’abbondanza di principesse in giro per l’Europa anche in Danimarca hanno esultato quando pochi giorni fa Mary Donaldson, moglie australiana dell’erede Frederick ha dato alla luce un maschietto, che regnerà con il nome di Christian. La prima principessa a diventare regina sarà Victoria di Svezia, diventata erede alla Corona nel 1980 dopo un braccio di ferro tra il re Carlo Gustavo - che voleva mantenere questo diritto per il figlio Carl Philip di soli due anni più giovane della sorella - e il governo socialista promotore della riforma costituzionale. Victoria adesso ha 29 anni ed è amatissima dal popolo, anche e soprattutto, dopo aver parlato pubblicamente del suo problema di anoressia nervosa qualche anno fa. Si attendono le sue nozze con il fidanzato Daniel Westling, «Cenerentolo» di bell’aspetto e grande ambizione, professione personal trainer, che poco piace al futuro suocero. Gli ottimisti sono sicuri che queste nozze si faranno la prossima estate, i pessimisti che invece alla fine, Victoria abdicherà per amore come fece la sua antenata Cristina nel Seicento. Ma questa epidemia di nascite in rosa colpisce anche fuori dall’Europa. E crea non pochi problemi in Giappone dove il cambio delle regole di successione appare come una missione impossibile. O comunque molto più difficile che nel vecchio continente anche se ci sono grandi aspettative su Aiko, figlia di Masako la principessa «triste» e del futuro imperatore Naruhito. Una apposita commissione (consultiva) di saggi, dopo mesi di dibattito, ha appena suggerito al governo di modificare la legge sulla successione del 1947 e consentire, l’ascesa all’unico trono imperiale rimasto al mondo di una donna. Una scelta per fronteggiare la crisi di successione, come hanno spiegato i dieci saggi, visto che oltre al principe ereditario anche il secondogenito Aya, ha solo figlie femmine. Se nel 2006 la proposta dovesse essere accolta dal Parlamento, la principessa Aiko, potrebbe diventare la prima donna a insediarsi sul trono del Crisantemo dal ’700. La natura che aiuta a smantellare una delle ultime roccaforti del «sessismo», ossia il «Gotha», come fa notare Point de Vue, la bibbia del gossip blasonato che dedica un intero numero alle «nate per regnare». Altro che quote rosa. Maria Corbi