La Repubblica 01/11/2005, pag.42-43 Alberto Arbasino, 1 novembre 2005
Ba Jin e la banda dei Quattro. La Repubblica 01/11/2005. Luciano Berio. Anni e anni di Biennali-Musica oggi leggendarie, con tutte le «B» a posto: Berio, Berberian, Bussotti, Bortolotto, Boulez
Ba Jin e la banda dei Quattro. La Repubblica 01/11/2005. Luciano Berio. Anni e anni di Biennali-Musica oggi leggendarie, con tutte le «B» a posto: Berio, Berberian, Bussotti, Bortolotto, Boulez... Dentro e fuori dalla Fenice ai caffè dalla mattina al pomeriggio alla sera con sorprese impegnative e deliziose per voci e viole virtuosistiche e ascoltatori preparatissimi. Vertiginosi vocalizzi agonistici; e Folk Songs per fruitori dilettanti o specialisti, ora riproposti anche a Santa Cecilia. E poi l´entusiasmante Sinfonia: con Mahler usato come rapinoso tapis-roulant o tappeto volante per apprendisti maghetti, oggi canuti e nostalgici nelle risacche del "Moderno" d´una volta, così autentico. Anche illusioni perdute, nelle collaborazioni mancate. Per un remoto Spoleto, Luciano m´aveva chiesto una mano per mettere in scena un Laborintus: spiegandomi che lo concepiva come uno sgombero di robe e maniere precedenti. Con Gae Aulenti e Massimo Bogianckino progettammo così una scena piena di vecchi bagagli, tipo Giardino dei ciliegi, da portar fuori uno ad uno, con fatica, finché alla fine sarebbe rimasto soltanto un bellissimo spazio vuoto, bene illuminato e «in attesa». Ma nel frattempo scoppiò il Sessantotto. E Luciano voleva tenerne conto nella messinscena. Si pranzò tutti in Campo dei Fiori. «Luciano, ma tu l´hai composto molto prima». «Già, ma intanto è accaduto». Così, no problem, inscenò lui una mini-contestazione sul palco del Caio Melisso. Poco dopo: «Scrivimi dei testi per musica». Ma io avevo appena sentito Gadda, che a una richiesta simile di Franca Valeri le rispose: «Come la desidera? In prosa, in versi, con o senza le rime, in un atto o due tempi o più?». E oltre tutto, nelle composizioni vocali di quegli anni ogni minima sillaba diventava un fonema elaboratissimo, anche se proveniente da una prosa ritmica o da un verso libero. «Ma tu intanto scrivi», mi scriveva Luciano. Alberto Arbasino