La Repubblica 01/11/2005, pag.42-43 Alberto Arbasino, 1 novembre 2005
Ba Jin e la banda dei Quattro. La Repubblica 01/11/2005. W. H. Auden. Molto disordinato e notoriamente flemmatico, in vecchi tweed e loden che facevano una certa fatica a tirare avanti
Ba Jin e la banda dei Quattro. La Repubblica 01/11/2005. W. H. Auden. Molto disordinato e notoriamente flemmatico, in vecchi tweed e loden che facevano una certa fatica a tirare avanti. Con una pelle e un passo molto più decrepiti dei suoi neanche sessant´anni, rugoso come certe cavallerizze delle cacce in brughiera, si accontentava per ore e ore delle parole incrociate sul Times. Antica mondanità da Festival araldico e piovoso, tutto intorno, nel grand hôtel sepolcrale di Heidelberg. Altro che aria di Settimana enigmistica in sala d´aspetto. E lui: «sapete chi è quella meravigliosa vecchia altissima? la sorella di Frieda Lawrence, baronessa von Richtofen: e le due bambine ottantenni in diadema sono le nonne dell´Elettore Palatino». Se gli si parla dell´Italia: «Una contessa napoletana centenaria indimenticabile, abitava sopra la Nunziatella e suonava spaventosi dischi d´opera a 78 giri per tutto il giorno, e sulle grandi romanze della Favorita e del Trovatore cantava alla finestra che la stavano possedendo in posizioni incredibili il macellaio, il lattaio, il notaio... E quando la figlia marchesa le portava le uova, gliele tirava dietro per le scale cantando la Carmen. Ma ormai ne ho abbastanza». Se capisce d´esserti simpatico, incomincia con le storielle sugli elefanti. «Un topo e un´elefantessa vanno a sposarsi civilmente, e l´addetto domanda come mai. A questo punto, dobbiamo, confessa arrossendo l´elefantessa... Un giovanotto va dallo psicanalista, imbarazzato perché ha problemi forse offstream. Dunque: secondo Freud o Jung o altri, è possibile innamorarsi in maniera eterna di un elefante? Per lo psicanalista, è un tema già studiato: e secondo la dottrina più accreditata la risposta sarebbe negativa. Altre domande? Solo un consiglio: dove e come sbarazzarsi di un anello di fidanzamento molto molto grosso». Ancora. «Una matrona suburbana del Surrey che non ha mai visto elefanti né proboscidi in vita sua chiama atterrita la polizia: «Una bestia enorme, orribile, venite subito!». «E cosa fa?». «Tira su i miei cavoli con una grossissima coda, e non oso dire dove se li mette!». E infine? «Un batuffolo verde salta di ramo in ramo, nella foresta dei Fratelli Grimm: Ma non è un elefantino. E´ uno scoiattolo con un paltoncino di loden». Più a tu per tu, raccontava innocenti e meschini e grotteschi episodi sulla dipendenza pecuniaria e talvolta mortificante di Yeats e Rilke dalle loro aristocratiche patronesse facoltose ma tirchie, e per di più cariche di ambizioni e presunzioni intellettuali e poetiche oltre che aristocratiche. Il suo amico Chester Kallman era anche lui profondamente segnato in faccia, già un tempo belloccia. Rughe profonde, causate da smorfie protratte, e non da postumi di tiraggi estetici. Con inquietudini e insaziabilità assatanate, ma "hopeless" in quegli alberghi così signorili. Finì poi infatti oscuramente o malissimo, dopo la scomparsa di Auden, ad Atene. Alberto Arbasino