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 2005  novembre 02 Mercoledì calendario

Quanti complessi in meno agiterebbero gli uomini se mettessero a confronto le loro misure allo zoo, anziché nello spogliatoio della palestra», dice Emmanuele A

Quanti complessi in meno agiterebbero gli uomini se mettessero a confronto le loro misure allo zoo, anziché nello spogliatoio della palestra», dice Emmanuele A. Jannini, professore di sessuologia medica all’Università dell’Aquila: «Prendendo in considerazione, è ovvio, solo gli animali che hanno più o meno la nostra taglia. Le dimensioni dei peni umani, al confronto in particolare con quelle dei cugini dai quali ci siamo evoluti, sono infatti tutte veramente enormi. In condizioni normali, anzi, quelli degli altri sono praticamente nascosti. Anche in erezione, i 3,9 centimetri del pene del gorilla, gli 3,8 centimetri di quello dell’orango e i 7,6 centimetri di quello dello scimpanzé sono assolutamente eclissati dai 12,9 centimetri di quello di un uomo. Non solo: «Il rapporto sessuale di un gorilla dura 96 secondi, con 14-30 minuti tra un amplesso e l’altro. Quello di un uomo dura, secondo il rapporto Kinsey, circa 120 secondi, con due ore circa di pausa (dato variabile a seconda dell’età). Insomma, il pene umano si è evoluto per favorire una penetrazione più lunga». Anche se ci paragoniamo ad animali di taglia molto più grande della nostra, come dimensioni risultiamo sempre più dotati. Il pene di un cavallo misura in media 50 centimetri, ma il cavallo, in media, pesa cinque-sei quintali. Il rinoceronte, poi, vanta un pene di un metro di lunghezza. Ma si tratta di un animale che pesa due-tre tonnellate. Il rinoceronte, però, ci supera in questo: resta avvinghiato alla femmina per circa un’ora, durante la quale eiacula una cinquantina di volte. Ma il record di resistenza spetta a un leone: osservato nei suoi amori con due leonesse nell’arco di 48 ore, è stato visto copulare 157 volte, ognuna della durata di 30 secondi, a intervalli di 2 minuti.