Varie, 2 novembre 2005
BINASCO
BINASCO Bruno Tortona (Alessandria) 6 agosto 1944. Manager • «[...] è nato [...] esattamente un anno prima che il bombardiere americano Enola Gay sganciasse l’atomica su Hiroshima. Nell’agosto del 1992, pochi giorni dopo aver compiuto 48 anni, anche lui veniva colpito da una bomba: quella dell’inchiesta Mani pulite. Mazzette alla Dc, diceva l’accusa, e non era che l’inizio. In un anno, Binasco fu arrestato sei volte, record assoluto di Tangentopoli. E in una di quelle occasioni, passata poi alla storia, fece il nome di Primo Greganti, il famoso ”compagno G”, come destinatario di un miliardo di lire per il Pci. Come si conveniva al manager di un’impresa che viveva di appalti pubblici, Binasco aveva rapporti con tutti i partiti. Anche con la sinistra e il mondo delle cooperative. E ciò lo rendeva perfetto nel ruolo di parafulmine. Da allora, per quasi tre lustri, il suo rapporto con le aule giudiziarie è andato avanti praticamente senza soluzione di continuità. I lunghi processi per le vecchie vicende di quegli anni, ma anche inchieste poi finite nel nulla [...] Tutto però senza lasciare alcuna traccia. L’inossidabile Binasco è anzi sempre più potente. Amministratore delegato della Argo finanziaria [...]» (Sergio Rizzo, ”Corriere della Sera” 2/11/2005).