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 2005  ottobre 31 Lunedì calendario

Figlio d’arte (anche il padre Epaminonda è un famoso progettista), Giovanni Ceccarelli ha fatto della sua passione per la vela una professione

Figlio d’arte (anche il padre Epaminonda è un famoso progettista), Giovanni Ceccarelli ha fatto della sua passione per la vela una professione. Già presidente dell’Associazione progettisti nautica da diporto, Giovanni Ceccarelli ha cominciato la sua carriera da ingegnere con il mini tonner ”Anita” nel 1979 e con i suoi disegni ha poi vinto otto campionati del mondo IOR ed IMS e diversi titoli italiani. Nel 2001 è stato il designer di Mascalzone Latino e ora ricopre lo stesso ruolo per la sfida di Coppa America di +39. Che differenza c’è tra progettare una normale barca da regata e un ”Coppa America”? La progettazione di un’imbarcazione da regata occupa per tre mesi uno studio con due o tre persone. In Coppa America il lavoro è svolto da un team diretto dal Principale Designer per due anni e mezzo ed è diviso in quattro aree: fluidodinamica (lo studio dello scafo e delle appendici immerse nell’acqua), aerodinamica (che interessa le vele e l’albero), gli aspetti strutturali e quelli gestionali. Quante imbarcazioni saranno costruite dal team +39 ? Due, entrambe firmate da me. La costruzione della prima barca comincerà nell’autunno 2005, dopo i test in mare in Italia. La barca sarà poi provata negli Atti del 2006 a Valencia e fungerà da ”muletto” per la realizzazione del secondo scafo, che sarà impiegato nella Louis Vuitton Cup. Userete materiali innovativi? La fibra di carbonio è la protagonista della prossima Coppa. alla base dei laminati dello scafo, dell’albero e delle vele da bolina. Lo scafo, lungo circa 25 metri, pesa circa 2500 chili e per controbilanciare le forze veliche ha una chiglia in acciaio di alta resistenza, cui è collegata una zavorra di 19 tonnellate realizzata in fusione di piombo e antimonio e finita con frese a controllo numerico, per avere con l’accuratezza del millimetro la superficie originale di progetto. Con il nuovo regolamento i progettisti sono limitati nella loro inventiva? C’è ancora spazio per nuove strade sia di fluidodinamica che strutturali. Le barche del 2007 saranno diverse da quelle di Auckland, anche se la formula tenderà a indirizzarle verso certe linee progettuali, come avviene sempre dove ci sono regolamenti precisi. Come in Formula Uno. Quali sono le velocità di un ”Coppa America”? La progettazione è finalizzata alle condizioni meteo per le quali il regolamento permette lo svolgimento della regata, e per Valencia la forbice è da 6 a 24 nodi di vento reale: sotto i sei nodi e sopra i 24 i giudici di regata non ci faranno partire. Queste imbarcazioni danno le loro migliori prestazioni di bolina, dove riescono a risalire il vento con un angolo di circa trenta gradi e una velocità di 10 nodi. Le andature portanti invece non sono molto veloci per le loro dimensioni, in genere 11 nodi con punte fino a 14. Un’altra dote che hanno queste barche è la capacità evolutiva di manovra: la capacità di fermarsi passa in 3 secondi da 12 a 0 nodi durante una dial up (manovra che si fa in partenza) e può riaccellerare in un brevissimo lasso spazio-temporale.