MACCHINA DEL TEMPO SETTEMBRE 2005, 31 ottobre 2005
Al contrario di quanto capita in Italia, le università straniere pullulano di veri e propri ”simulatori”
Al contrario di quanto capita in Italia, le università straniere pullulano di veri e propri ”simulatori”. Il che è davvero una manna, perché spesso chi conclude un ciclo di specializzazione media ha poca abilità manuale o non ne ha per niente. Ecco quindi che all’estero troviamo addirittura l’unghia incarnita artificiale: un dito di gomma dotato di unghia circondato da una corona di tessuto più o meno infiammato. Su questo modellino è possibile praticare l’anestesia necessaria all’operazione e asportare la falsa unghia fino alla radice. Nella piccola chirurgia il viso merita un posto particolare. Ecco quindi che un’azienda tedesca ha proposto una testa di manichino, ricoperta con una fascia di gomma – con la consistenza dei vari piani muscolari – e uno strato di pelle sintetica. Le occasioni per mettere alla prova il novello chirurgo sono notevoli: dalle cisti alle verruche, dai melanomi alla sutura dell’occhio. Ma il fiore all’occhiello si chiama ”Michelangelo”, il più perfetto simulatore di patologie cardiache che esista. un robot di dimensioni umane, messo a punto, presso il Dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano, da un gruppo di ingegneri diretti da Alberto Rovetta. Il robot imita numerose patologie cardiovascolari.