MACCHINA DEL TEMPO SETTEMBRE 2005, 31 ottobre 2005
Ben 313 ragazzi provenienti da oltre 40 Paesi, tre giorni di sfide per un totale di quasi 7.000 incontri, un montepremi di 30
Ben 313 ragazzi provenienti da oltre 40 Paesi, tre giorni di sfide per un totale di quasi 7.000 incontri, un montepremi di 30.000 dollari: questi i numeri del Pro Tour di ”Magic: The Gatering”, che si è svolto a Londra nei giorni scorsi. Un lungo week-end ricco di emozioni, spirito agonistico, competizione e adrenalina, che si è concluso con la vittoria del ventunenne belga Geoffrey Siron, che ha battuto il giapponese Tsuyoshi Fujita per 3 a 0. Da tempo immemorabile non si vedeva una finale simile, con un campione tanto abile da confezionare la vittoria senza perdere nemmeno una partita durante la gara conclusiva. Al Pro Tour di Londra erano presenti anche 12 italiani: Gianluca Bevere, Marco Castellano, Luca Chiera, Raffaele Lo Moro, Andrea Lontri, Bruno Panara, Marco Pandolfo, Riccardo Picciafuochi, Giuseppe Reale, Fabio Saviori, Nicola Scardone e Gionata Dal Farra, che si è classificato alla 49esima posizione, il miglior piazzamento italiano a Londra. L’Italia è infatti tra i primi posti al mondo, dopo Stati Uniti e Giappone, per numero di giocatori: ogni anno partecipano agli oltre 4.000 tornei organizzati nel nostro Paese 14.000 appassionati e 500 professionisti affrontano le qualificazioni per i Pro Tour. Macchina del Tempo era a Londra e ha seguito lo svolgimento del torneo. Ma prima della cronaca, qualche rapida informazione sul gioco. ’Magic: The Gatering” è un gioco di carte che richiede capacità strategiche e abilità logico-matematiche. Ideato da Richard Garfield e lanciato nel 1993 dalla WotC (Wizards of the Coast), azienda che oggi fa parte della multinazionale del giocattolo Hasbro, nel corso degli anni si è diffuso in tutto il mondo con oltre 7 milioni di giocatori. Di fronte a tanta diffusione nel 1996 la Wizards ha deciso di organizzare un torneo a livello mondiale a New York, mettendo in palio una considerevole cifra. nato così il primo Pro Tour, la più importante gara di Magic, una sorta di mondiale di categoria, riservato a coloro che vincono le gare di qualificazione, i PTQ (Pro Tour Qualifier), e ai giocatori che occupano le prime posizioni nella classifica mondiale. Oggi ”Magic: The Gatering” è concepito come il Grande Slam di Tennis, con una serie di campionati per gli amatori e cinque tornei professionistici all’anno, i Pro Tour appunto, tre dei quali hanno luogo negli Stati Uniti, uno in Europa e uno in Giappone o in Australia. Il Pro Tour di Londra si è svolto all’Exhibition Center (Earls Court), in una grande sala divisa in due zone: da una parte l’area riservata ai giocatori in gara per il Pro Tour e dall’altra quella destinata alle qualificazioni per il prossimo torneo professionistico, che si svolgerà a Los Angeles in autunno. Con il passare delle ore la prima area si svuotava sempre più e molti dei giocatori che vedevano svanire le loro aspettative di vincere il torneo di Londra si spostavano dall’altra parte della sala, nella speranza di riuscire almeno a qualificarsi per il Pro Tour americano. Nei primi due giorni del torneo di Londra i campioni in gara si sono affrontati in una serie di sfide incrociate, interrotte esclusivamente per effettuare i ”booster draft”, momenti cruciali del Pro Tour, durante i quali ogni campione compone il proprio mazzo di carte, quello con il quale affronterà le gare successive. Al ”booster draft” di fine torneo Geoffry Siron, il campione belga, ha costruito un mazzo meraviglioso e ha monopolizzato quasi tutto il rosso, colore che attribuisce alle carte capacità distruttive, riuscendo così a mettere in difficoltà gli avversari dall’inizio della gara fino alla sfida con Fujita, lo sfidante giappponese, al termine della quale Siron ha sollevato il suo primo trofeo. A Londra è stato possibile cogliere, oltre all’aspetto agonistico-competitivo di ”Magic: The Gatering”, anche quello collezionistico. Nell’area dedicata alle qualificazioni per il prossimo Pro Tour erano infatti presenti espositori di ”pezzi unici”, alcuni dei più famosi illustratori di Magic tra cui l’art director di Hasbro Jeremy Cranford, che ci ha svelato l’idea di esportare il genere fantasy in nuove aree artistiche.