MACCHINA DEL TEMPO SETTEMBRE 2005, 31 ottobre 2005
I molluschi si distinguono in diverse classi, in base soprattutto alle differenze anatomiche. Le più numerose sono le classi dei bivalvi, dei cefalopodi e dei gasteropodi
I molluschi si distinguono in diverse classi, in base soprattutto alle differenze anatomiche. Le più numerose sono le classi dei bivalvi, dei cefalopodi e dei gasteropodi. Molto meno frequenti gli scafopodi e i chitoni. I bivalvi presentano due conchiglie, incernierate fra loro; i molluschi vivono all’interno, adesi alle pareti interne grazie a muscoli molto forti. I cefalopodi, cui appartengono per esempio le seppie e i calamari, hanno la conchiglia all’interno: serve a dare sostegno all’animale e permette il galleggiamento. Nei gasteropodi, infine, vi è un’unica conchiglia che costituisce il rifugio dell’animale. Al mondo si contano oltre 150 mila specie di conchiglie differenti, alle quali ogni anno se ne aggiungono 200 o 300 nuove. Nel Mediterraneo è possibile ammirare circa 1.500 specie, mentre il solo Mar Adriatico ne ospita 420. La maggior parte delle conchiglie dei mari italiani è di piccolo taglio, sotto al centimetro di altezza, ma anche le nostre acque possono vantare specie molto pittoresche, come il Glossus humanus, una vongola molto grande, madreperlata, dalla suggestiva forma a cuore; la Chlamys glabra, altro bivalve dai colori molto vivaci, l’Epitonium Celesti, un gasteropode dalla forma allungata ed elegante. La conchiglia più grande del Mediterraneo è la Pinna Nobilis, una cozza gigante che arriva anche a un metro di lunghezza. La Pinna Nobilis, per la sua rarità, è una specie protetta. Raccogliere le conchiglie in spiaggia non è reato, ma è bene fare attenzione ad alcuni divieti posti dalla Convenzione internazionale di Washington per la tutela delle specie in via di estinzione. In Italia, per esempio, oltre alla Pinna Nobilis, è vietato pescare i datteri di mare dal 1998, le cozze più corte di 5 cm, le vongole nel mese di giugno. Tuttavia, anche in mancanza di divieti espliciti, vale sempre la regola non scritta di rispettare e tutelare la fauna marina e costiera ed evitare perciò di raccogliere organismi che vivono sugli scogli o sui fondali. Le conchiglie appartengono alla natura. Sono più belle e utili dove sono.