MACCHINA DEL TEMPO SETTEMBRE 2005, 31 ottobre 2005
Per una volta non serve andare all’estero: il museo di malacologia più grande del mondo è proprio in Italia, a Cupra Marittima, una piccola cittadina marchigiana del Piceno, affacciata sul Mar Adriatico
Per una volta non serve andare all’estero: il museo di malacologia più grande del mondo è proprio in Italia, a Cupra Marittima, una piccola cittadina marchigiana del Piceno, affacciata sul Mar Adriatico. Con i suoi nove milioni di esemplari di conchiglie, di cui 800 mila aperti al pubblico e tre mila metri quadrati di esposizione, il Museo Malacologico Piceno richiama ogni anno 65 mila visitatori attratti da specie rare provenienti da tutto il mondo, conchiglie non solo di mare ma anche di terra e d’acqua dolce. Una sezione riguarda le conchiglie fossili: ce ne sono di risalenti a 450 milioni di anni fa. inoltre possibile visitare mostre temporanee come quella allestita fino al 31 dicembre sulle conchiglie e l’Africa, o la mostra dedicata alle perle e madreperle, o ancora alle conchiglie e le popolazioni in Papuasia. Più piccolo, ma grazioso e ben curato il museo di malacologia di Vieste, sul Gargano. In generale, tutti i musei di storia naturale hanno una sezione dedicata alla collezione di conchiglie. Vale per il museo di Milano, per quello di Venezia come per quello di New York. Se valichiamo i confini nazionali il secondo museo di riferimento nel mondo si trova in Giappone, a Toba, nell’isola di Mikimoto. Degne di nota anche l’esposizione di conchiglie in Florida, a Sanibel Island e quella in Francia, a Sabble D’Olon, sulla costa atlantica. In verità, a vantare la più ricca collezione di conchiglie è il British Museum di Londra, ma al pubblico è consentito ammirare solo un migliaio di esemplari. Lo stesso vale anche per la collezione del Museo di Storia Naturale di Parigi, che è solo oggetto di studio scientifico e non visitabile. Infine, c’è un bel museo a Corfù e una collezione privata a Puket, in Thailandia.