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 2005  ottobre 31 Lunedì calendario

Rignanese Grazia, di anni 39, al settimo mese di gravidanza, approfittando dell’assenza della madre, con cui viveva da alcuni mesi, si è impiccata nella veranda della sua vecchia casa con una corda da pescatore, comprata poco prima in un negozio di articoli da pesca in via Gargano

Rignanese Grazia, di anni 39, al settimo mese di gravidanza, approfittando dell’assenza della madre, con cui viveva da alcuni mesi, si è impiccata nella veranda della sua vecchia casa con una corda da pescatore, comprata poco prima in un negozio di articoli da pesca in via Gargano. Al proprietario aveva detto: «La voglio lunga almeno cinque metri». La Rignanese era la madre di Giusy Potenza, la studentessa di 15 anni che lo scorso 12 novembre fu trovata senza vita vicino a una scogliera, violentata e poi uccisa con una pietra di quattro chili da almeno cinque persone, tra cui il reo confesso Potenza Giovanni, cugino di Giusy. Per l’omicidio di Giusy la polizia arrestò poi due amiche della sorella Michela, Sabrina Santoro, di anni 24 e Filomena Riti Mangini, di anni 19, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Sembra che le ragazze organizzassero incontri tra Giusy e alcuni facoltosi clienti del posto, e poi dividessero i guadagni. Il 30 maggio, Carlo Potenza, padre di Giusy, pescatore, ha accoltellato in un bar il papà di Filomena. Potenza ha detto di essere stato provocato dalle ingiurie lanciate da Mangini contro Giusy, ma gli inquirenti hanno trovato e arrestato anche due suoi presunti complici. Potenza è stato arrestato per tentato omicidio: prima è finito in galera, poi agli arresti domiciliari, a Milano, a casa di alcuni parenti. Lì ha ricevuto la telefonata dei carabinieri su quanto accaduto alla moglie. A Manfredonia (Foggia), in via San Domenico Savio 61, lunedì 24 ottobre, prima di mezzogiorno.