MACCHINA DEL TEMPO SETTEMBRE 2005, 31 ottobre 2005
Il continente perduto fu citato per la prima volta da Platone nei dialoghi Crizia e Timeo. Secondo il filosofo, novemila anni fa, oltre le Colonne d’Ercole, esisteva una grande isola dove sorgeva una potente e antica civiltà
Il continente perduto fu citato per la prima volta da Platone nei dialoghi Crizia e Timeo. Secondo il filosofo, novemila anni fa, oltre le Colonne d’Ercole, esisteva una grande isola dove sorgeva una potente e antica civiltà. L’isola era divisa in dieci zone, ognuna governata da un figlio del dio del mare Poseidone, il più anziano dei quali era Atlante. Inizialmente il loro governo fu saggio e l’isola prosperava; poi i contatti commerciali coi mortali causarono un degrado dei costumi che costrinse Poseidone a inabissare l’isola. Molti studiosi hanno cercato di accertare la veridicità del mito e l’esatta collocazione dell’isola, e ancora oggi non esiste un’unica teoria su Atlantide. I geologi hanno analizzato le somiglianze della flora e delle popolazioni del Nuovo e del Vecchio continente ipotizzando che tra il Cambrico e il Cretacico fosse emerso nell’Oceano Atlantico un continente intermedio. La teoria più interessante risale alla prima metà del XX secolo: il mito platonico farebbe riferimento alla civiltà cretese, scomparsa nel 1450 avanti Cristo probabilmente a causa dell’eruzione vulcanica che distrusse l’isola di Thera, l’attuale Santorini.