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 2005  ottobre 28 Venerdì calendario

Se Total dedica gran parte dei suoi sforzi al settore dei veicoli di serie, importanza strategica riveste il suo impegno nel mondo delle competizioni attraverso lo storico marchio Elf, che fornisce carburanti e lubrificanti a team di F1 (dal 1967), Motomondiale, rally e campionati minori, sia di automobilismo che di motociclismo

Se Total dedica gran parte dei suoi sforzi al settore dei veicoli di serie, importanza strategica riveste il suo impegno nel mondo delle competizioni attraverso lo storico marchio Elf, che fornisce carburanti e lubrificanti a team di F1 (dal 1967), Motomondiale, rally e campionati minori, sia di automobilismo che di motociclismo. La punta di diamante è però la partnership con il team Renault di F1, tornato alle corse nel 2002 e quest’anno nuovamente ai vertici del Mondiale con Fernando Alonso (nella foto, la sua monoposto n. 5). Una tradizione che si rinnova, visto che su quindici titoli vinti da Elf in F1, nove sono stati conquistati al fianco del team francese, che ogni anno brucia circa 200.000 litri di carburante Total-Elf, un terzo in pista, due terzi sui banchi di prova. E se a Renault, sponsorizzata Elf, il carburante viene ovviamente regalato, l’altro 90% della produzione sportiva viene venduta ed è frutto di introiti considerevoli. «Il carburante e i lubrificanti per Renault, così come quelli per i team del Motomondiale, vengono fatti praticamente su misura, in base alle specifiche dei motori e alle prestazioni che si vogliono ottenere», dice Manuel Lopes, responsabile dello sviluppo dei carburanti per competizione a Solaize. «Per quanto riguarda il MotoGp, ad esempio, prepariamo un carburante per ogni team seguendo le indicazioni del pilota leader, che magari in entrata di curva preferisce una moto particolarmente aggressiva. E noi, di concerto con i motoristi, possiamo accontentarlo». Chiaramente, visto che ogni mezzo funziona al massimo solo con la benzina studiata ad hoc, bisogna sempre garantire ai team l’assoluta qualità e la medesima composizione a ogni nuova fornitura dei carburanti, che vengono continuamente controllati con il cromatografo dalla produzione alla fine della gara, per evitare brutte sorprese come perdite di prestazioni o squalifiche. Total può anche contare su un altro vantaggio: il settore sportivo e quello dei veicoli di serie guadagnano a sufficienza da essere indipendenti l’uno dall’altro e da sviluppare una propria ricerca autofinanziata. Se mai il contatto avviene ad altri livelli: gli ingegneri che lavorano nel settore competizioni, dopo qualche anno passano spesso in quello dei veicoli di serie e viceversa, favorendo l’interscambio delle competenze e delle esperienze all’interno del gruppo, tanto che spesso alcune caratteristiche testate su un nuovo carburante per F1, dove il budget per la ricerca è praticamente illimitato, vengono applicate a quello per il grande pubblico. Ma è capitato anche il contrario, come nel caso delle protezioni antiusura. «Tutto sommato, alla fine entrambi i settori cercano la potenza e la riduzione dei consumi», dice Lopes, «anche se in ordine inverso. E infatti spesso gli additivi sono i medesimi». (A destra, l’intero ciclo di utilizzazione di carburanti e lubrificanti destinati alla F1).