MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2005, 28 ottobre 2005
ll morbo di Parkinson (dal nome di James Parkinson, medico inglese vissuto a cavallo fra 700 e 800, che studiò per primo tale patologia, descrivendone i sintomi nel 1817) è la più comune malattia del sistema ”extrapiramidale”, che governa e regola i movimenti e fa sì che vi sia armonia e scioltezza del gesto
ll morbo di Parkinson (dal nome di James Parkinson, medico inglese vissuto a cavallo fra 700 e 800, che studiò per primo tale patologia, descrivendone i sintomi nel 1817) è la più comune malattia del sistema ”extrapiramidale”, che governa e regola i movimenti e fa sì che vi sia armonia e scioltezza del gesto. Grossolanamente, possiamo dire che noi pensiamo di compiere un movimento, il sistema ”piramidale” manda il messaggio ai muscoli per eseguirlo e il sistema ”extrapiramidale” decide quando cominciarlo, facilita l’armonia e l’esecuzione di movimenti fini, come abbottonarsi la camicia. Clinicamente, il Parkinson è caratterizzato da associazione di tremore, acinesia e rigidità. Esordisce nella seconda metà della vita, in genere tra i 50 e i 60 anni, con incidenza di 1 caso ogni 4.000 abitanti per anno nella popolazione italiana (1 caso ogni 1.000 tra i soggetti al di sopra dei 50 anni). In Italia la prevalenza si aggira sui 95-200 malati ogni 100.000 individui, per cui si stimano circa 100.000 persone affette, soprattutto maschi. I sintomi iniziali della malattia possono variare da soggetto a soggetto ma, di solito, i pazienti avvertono una sensazione di debolezza con una maggiore affaticabilità, senza perdita di forza muscolare. Il paziente può quindi notare una maggior difficoltà a muoversi e ad agire con la medesima velocità di un tempo.