Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  ottobre 28 Venerdì calendario

DE PR Tommaso.

DE PR Tommaso. Nato a Mortara il 16 dicembre 1938. Ciclista. «[...] «Passai professionista nella San Pellegrino, nel Giro del Piemonte 1963. Il direttore sportivo era Gino Bartali, mi voleva bene perché davo battaglia, ma invece di darmi consigli, mi raccontava le sue storie. Aveva una memoria impressionante: ricordava nomi e cognomi, numeri e indirizzi, strade e fontane, perfino i sensi delle vie. E a distanza di anni, ripeteva i racconti senza sbagliare neanche una virgola. Forse se li ripassava di notte. Nel 1964 rimasi disoccupato, ma intervenne ”La Gazzetta dello Sport”: riunì qualche corridore e ci mandò a correre la Parigi-Nizza sotto la direzione del grande Raffaello Di Paco. Ci sentivamo degli orfanelli. Un giorno, sotto il diluvio, Di Paco ci raccomandò di mangiare, poi allungò la mano e distribuì datteri. Energetici, d’accordo, ma indigeribili. Al Tour de France del 1966 vinsi la tappa di Pau e conquistai la maglia gialla, ma continuai a fare il gregario di me stesso. Con la differenza che, entrato in un bar per rubare quello che trovavo, il padrone mise tutto a mia disposizione. Per gli ultimi 20 chilometri avevo la mia ”borraccia forte”: vino, birra e zucchero. Ma l’avrò bevuta, sì e no, due o tre volte, perché il nostro obbligo era arrivare dietro al capitano. E per quello la ”borraccia forte” non serviva» (Marco Pastonesi, ”La Gazzetta dello Sport” 28/10/2005).