Varie, 28 ottobre 2005
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Chiari Giuseppe
• Firenze 26 settembre 1926, Firenze 9 maggio 2007. Artista • «Le sue erano esecuzioni sciamaniche e disarmoniche. [...] in pubblico, era solito premere insieme tutti i tasti del pianoforte e creare così i suoi collages sonori. L’improvvisazione musicale era basata sul gesto corporeo; a volte la tastiera contro il muro ammutoliva lo strumento. [...] compagno di strada [...] di Pietro Grossi, Sylvano Bussotti, George Maciunas e John Cage. Le ricerche di Giuseppe Chiari hanno molte direzioni possibili e altrettante letture. Ci sono le partiture musicali che diventano immagini, collages, ”luoghi” teatrali dell’happening. Oppure gli esperimenti delle dichiarazioni, poesie visive che intrecciano la loro storia con quella del Gruppo 70. Studi in ingegneria e matematica, Chiari si forma anche come musicista, pronto a abolire ogni distanza tra le varie discipline. Nel 1962 con Grossi fonda l’Associazione Vita Musicale Contemporanea, che ha come presidente un fisico, Giuliano Toraldo. Poi, comincia l’avventura di Fluxus, le cancellazioni delle note, il principio dell’indeterminazione seguito anche durante i (non)concerti, le città che suonano in ogni loro parte (le persone cadenzavano le chiusure delle finestre o tiravano fuori ritmi da una cancellata). Arte interattiva la sua, coinvolgente. Scrive provocatorio Chiari: ”4 minuti. Sono davanti a un capolavoro del ”500. Non provo nulla”» (’il manifesto” 27/10/2005).