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 2005  ottobre 27 Giovedì calendario

Gioacchino Zanoni di S. Giovanni Lupatoto (Vr), ci racconta il mutamento del costume italiano attraverso le sue vicende di negoziante, pronto ad adeguarsi ai nuovi gusti della clientela

Gioacchino Zanoni di S. Giovanni Lupatoto (Vr), ci racconta il mutamento del costume italiano attraverso le sue vicende di negoziante, pronto ad adeguarsi ai nuovi gusti della clientela. «Negli anni ’50 aprii un negozio di caccia e pesca nella piazza principale del paese. La clientela era buona e il negozio, un piccolo locale con servizi, un perenne viavai. Un bel weekend del 1961, finite le spese dei concittadini diretti al fiume, rimane in negozio il signor Paolo, cliente affezionato, che mi propone di acquistare un terreno dall’altra parte della strada, nel parco con villa dove lui vive. Rimasi senza parole. Presi tempo e mi resi conto che avrei potuto allargarmi, costruendo un gran bel negozio. Dando retta agli amici, conclusi l’affare. Costruii una bella casa di tre piani, con il grande negozio a piano terra e il magazzino nell’interrato. All’inaugurazione ci furono una confusione e un entusiasmo indescrivibili. La nuova attività, che prevedeva un cambio radicale nella gestione, fu fonte di tante difficoltà e di altrettante soddisfazioni. Ma le cose non vanno sempre bene: cambiano i gusti e negli anni ci si accorge che i clienti, specie quelli giovani, sono sempre di meno. Un po’ scosso, decisi di vendere tutto, fucili e munizioni, canne da pesca e mulinelli, abbigliamento e accessori. Rinnovai soffitto, pavimento, vetrina, tendaggi e illuminazione e realizzai un negozio elegante e luminoso che vendeva accessori e abbigliamento sportivo di marca. Risultato? Di nuovo un sacco di clienti e affari a gonfie vele».