MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2005, 27 ottobre 2005
L’Air Force One non è un Jumbo come gli altri. Lungo 70,7 metri, alto 19,3 e con un’apertura alare di 59,6, l’aereo è stato del tutto modificato internamente, per consentire al presidente e al suo staff di mantenere il controllo su ogni avvenimento del Paese e del mondo
L’Air Force One non è un Jumbo come gli altri. Lungo 70,7 metri, alto 19,3 e con un’apertura alare di 59,6, l’aereo è stato del tutto modificato internamente, per consentire al presidente e al suo staff di mantenere il controllo su ogni avvenimento del Paese e del mondo. Ospita 26 membri d’equipaggio (102 compresi i passeggeri). Vola a Mach 0,92, ha un’autonomia di 12.550 km e può raggiungere i 13.746 metri di quota. Nella sua carlinga corrono quasi 400 km di cavi (oltre il doppio di quelli di un normale B747), in grado di schermare qualsiasi radiazione elettromagnetica - incluse quelle prodotte da un’esplosione nucleare - consentendo la continuità delle telecomunicazioni: 85 linee telefoniche, apparati radio per comunicazioni terrestri e aeree, collegamenti satellitari... cellulari compresi! Con l’assoluta certezza che nessuna comunicazione possa essere intercettata. Per quanto riguarda le protezioni contro gli attacchi aerei o terrestri, l’Air Force One è dotato dei più avanzati sistemi di difesa, aggiornati di continuo con l’evolversi delle tecnologie. Tra le tante modifiche apportate alla versione standard, il B747 è in grado di essere rifornito in volo di carburante, assicurando un’autonomia pressoché illimitata. Inoltre, è dotato di tutta l’attrezzatura necessaria per esser autosufficiente in qualsiasi aeroporto atterri, incluse le operazioni di manutenzione. Comfort: l’aereo offre uno spazio di 370 metri quadrati, suddivisi tra uffici, sale riunioni, camere e bagni. Oltre allo studio personale e alla sala riunione, una suite con camera da letto, soggiorno, bagno e doccia è a disposizione del presidente e della First lady, mentre per lo staff sono a disposizione 70 posti con uffici, aree di lavoro, zone di riposo e sei bagni, di cui uno per disabili. I pasti sono assicurati da due cucine, in grado di servire ciascuna 50 persone contemporaneamente, con scorte sufficienti per garantire 2.000 pasti. In caso d’emergenza, una stanza può esser trasformata in camera operatoria di primo intervento.