MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2005, 27 ottobre 2005
Nel 1233 papa Gregorio IX emanò la bolla ”Vox in Roma” con la quale dava inizio all’Inquisizione
Nel 1233 papa Gregorio IX emanò la bolla ”Vox in Roma” con la quale dava inizio all’Inquisizione. Il pontefice, tra l’altro, autorizzava lo sterminio nel nome di Dio di tutti i gatti, specie quelli neri. A milioni furono i felini bruciati vivi, scorticati, bastonati, crocefissi. «All’epoca esistevano convinzioni folli», racconta lo scrittore Roberto Allegri , «ad esempio si credeva che seppellendo un gatto vivo sotto la soglia di casa si assicurasse la solidità dei muri, e che uccidere un gatto dopo la mietitura fosse il sistema migliore per assicurarsi un ottimo raccolto». Nel 1344, nella cittadina francese di Metz, molte persone furono colpite dalla corea, malattia anche nota come Ballo di San Vito. «La colpa venne data ai gatti e tutti quelli trovati furono bruciati sulla pubblica piazza», continua Allegri. Ma la strage non era finita. Nel 1484 papa Innocenzo VIII decretò la caccia alle streghe: i gatti, così come le donne accusate di essere streghe, vennero giustiziati nei modi più crudeli. «Ad esempio chiusi in canestri di vimini e poi sospesi sopra il fuoco. Oppure, come in Belgio, gettati dalle torri». Con un tale massacro è un miracolo che i gatti in Europa siano sopravvissuti. «E infatti rischiarono di estinguersi, ma si salvarono per la loro intelligenza, la capacità di riprodursi in fretta e l’aiuto dei contadini, che li rispettavano perché proteggevano i granai dai topi».