MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2005, 27 ottobre 2005
Nel 1986 Giordano Alberghini, manager aziendale amico dei gatti, scoprì che l’amore felino non solo era molto antico nella storia, nell’arte, nei miti, nelle leggende e nelle religioni ma che era proseguito intatto, nonostante il passare dei millenni, fino ai giorni nostri
Nel 1986 Giordano Alberghini, manager aziendale amico dei gatti, scoprì che l’amore felino non solo era molto antico nella storia, nell’arte, nei miti, nelle leggende e nelle religioni ma che era proseguito intatto, nonostante il passare dei millenni, fino ai giorni nostri. Decise dunque di fondare ”l’Accademia dei gatti magici, testimoni e ispiratori nelle arti e nelle civiltà”. «L’Accademia, unica nel suo genere, è nata a puro scopo culturale: celebrare, far conoscere e amare le opere di grandi artisti, intellettuali e scienziati gattofili di ogni tempo e paese», racconta Giordano Alberghini, Gran Maestro dell’Accademia dei Gatti Magici (www.accademiagattimagici.it ). «La Biblioteca dell’Accademia, chiamata Felinoteca, raccoglie numerosi volumi, tutti di argomento felino, sia in lingua italiana che in lingua originale. Molte sono edizioni rare, esaurite o di antiquariato. La Pinacoteca Felina, invece, raccoglie opere d’arte, donate dagli autori, da collezionisti o enti culturali». L’Accademia ha scelto come numi tutelari e ispiratori artisti e intellettuali del passato che furono cantori di gatti famosi. «Primo fra tutti Leonardo da Vinci, che studiò accuratamente il gatto, la sua abilità, il suo comportamento. Lo definì ”Capolavoro della Natura” e volle dipingere ”questa meraviglia del Creato in braccio al Creatore”. E fu coraggioso, perché ai suoi tempi il gatto era ritenuto una presenza diabolica». Tra gli Accademici del presente (artisti e uomini di pensiero gattofili del nostro tempo) ci sono, tanto per fare qualche nome: Giorgio Armani, Edda Bresciani, Pietro Citati, Antonio Paolucci, Giorgio Celli, Danilo Mainardi, Gino Paoli, Marina Alberghini, Fulco Pratesi, don Canciani, Franca Valeri, Sergio Zavoli. Ma qualunque appassionato di gatti, compilando un modulo nel sito dell’Accademia, può diventare Amico dell’Accademia e partecipare alle sue attività culturali, come il Cenacolo delle Arti Figurative, il Cenacolo della Letteratura, il Cenacolo della Musica, eccetera. L’anno prossimo l’Accademia, già affermata in molti paesi del mondo, diventerà Accademia internazionale dei gatti magici e stabilirà la sua sede a Firenze: «Per festeggiare i 20 anni dalla fondazione abbiamo organizzato varie iniziative», dice Marina Alberghini Pacini, scrittrice, consigliere culturale e storica Felina dell’Accademia. «Ad esempio abbiamo pubblicato un’antologia intitolata Gatti magici: amicizie particolari. Il volume raccoglie i racconti migliori, più originali e interessanti delle amicizie particolari dei nostri gatti con altri animali. Racconti che fanno scoprire il mitico Eden ricreato nelle nostre case e nei nostri giardini e dimostrano che il gatto non è un irriducibile solitario e che il suo eventuale riserbo non deriva da mancanza di socialità, ma è l’espressione del suo amore per la libertà».