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 2005  ottobre 27 Giovedì calendario

L’aumento delle aree forestali ha regalato spazio naturale a specie animali protette o in via d’estinzione, che sono tornate a popolare aree selvatiche da cui erano scomparse

L’aumento delle aree forestali ha regalato spazio naturale a specie animali protette o in via d’estinzione, che sono tornate a popolare aree selvatiche da cui erano scomparse. Per esempio gli orsi sono tornati in Austria e nelle valli alpine della Svizzera. Linci e falchi hanno rifatto la loro comparsa in Francia e Germania. In Italia, già da un po’ di anni, è in aumento il numero di esemplari di lupo e di orso bruno. Non di rado, la vicinanza con i centri abitati porta gli animali delle foreste a spingersi fin dentro le città. Lo scorso inverno, per esempio, finì sulle pagine di cronaca il caso di un lupo investito da un’auto alle porte di Roma. Ma il fenomeno degli animali selvatici che si avventurano tra strade e palazzi è in crescita e riguarda numerose specie: volpi, cinghiali, castorini, tassi, ricci, istrici, anatre, lepri e conigli selvatici e tanti uccelli, come l’airone cinerino, il falco pellegrino, il picchio. La fase di ripresa che stanno vivendo alcuni animali si deve anche alle opere di protezione e di conservazione degli enti ambientalisti. Sulle vette dell’Appennino, per esempio, è tornato a volare il grifone, un grosso avvoltoio che può pesare fino a 10 chili e ha un’apertura alare da 240 a 280 centimetri. Il grifone, un tempo presente in gran parte del bacino Mediterraneo e nell’Europa centrale, si era estinto dalle catene montuose italiane prima del diciannovesimo secolo. Oggi, grazie al Corpo forestale dello Stato, è stato reintrodotto nell’Appennino abruzzese e in una zona delle Prealpi orientali, in provincia di Udine. Un centinaio di esemplari sopravvive allo stato naturale nella Sardegna nord occidentale. L’Appennino sembra il suo habitat ottimale grazie alla numerosa presenza di erbivori domestici e selvatici, perché il grifone si nutre dei resti degli animali uccisi dai predatori come il lupo e l’orso bruno. Un progetto analogo ha riportato il corvo imperiale nell’area del Monte Velino, in Abruzzo, e sempre nella stessa area è stato reintrodotto il cervo.