MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2005, 27 ottobre 2005
Sequenze sbalorditive La tecnica non è tutto. Il segreto dei documentari realizzati da Claude Nuridsany e Marie Pérennou nasce soprattutto dalla poesia delle loro immagini e dall’umorismo garbato
Sequenze sbalorditive La tecnica non è tutto. Il segreto dei documentari realizzati da Claude Nuridsany e Marie Pérennou nasce soprattutto dalla poesia delle loro immagini e dall’umorismo garbato. Ecco alcune tra le sequenze più belle e sbalorditive, a cominciare dalla cascata di La Roche (1), in Francia, vicinissima al luogo dove è stato approntato il film. Poi il mondo degli anfibi (2), in bilico tra acqua e terraferma; il pasto mattutino di un serpentello africano (3). La sequenza è ripresa fino in fondo: qualche dondolìo del corpo del serpente e, sotto la pelle, come per magia l’uovo si sgonfia. Una fila di spine ossee collocate sulle vertebre del collo e affacciate sull’esofago lo ha tagliato in due come una sega. Incredibile la sequenza dell’embrione di un pulcino (4) che si sviluppa all’interno del guscio. Le immagini (che comprendono anche sequenze di piccoli di coccodrilli e di squali) sono state realizzate con telecamere equipaggiate di lenti e luci speciali.