MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2005, 27 ottobre 2005
Texas, Oklahoma, Kansas, Colorado, Nebraska, Sud e Nord Dakota: sono gli Stati attraversati dal viale dei tornado, il cosiddetto Tornado Alley
Texas, Oklahoma, Kansas, Colorado, Nebraska, Sud e Nord Dakota: sono gli Stati attraversati dal viale dei tornado, il cosiddetto Tornado Alley. Dai primi anni 70, la gente del luogo ha dovuto familiarizzarsi con gli storm chasers, i cacciatori di tempeste: questo è il nome con cui sono chiamate le persone che, per passione o per motivi scientifici, percorrono anche centinaia di chilometri il giorno, pur di avvicinarsi a un fenomeno atmosferico violento, meglio se un vero e proprio tornado. E pensare che, agli inizi del 900, il governo americano era del tutto disorientato sulla questione tornado. Fino agli anni 40 fu addirittura vietato ai meteorologi di usare il termine, per paura che scatenasse il panico tra la gente. Per questo il maggior numero di vittime si ebbe prima degli anni 50. Fu proprio a quei tempi che nacque il celebre centro di previsione dei temporali l’Spc (Storm prediction center, www.spc.noaa.gov), il cui compito è fornire esclusivamente le previsioni per la formazione di violenti episodi temporaleschi. Il gruppo, formato soprattutto da giovani neolaureati, ebbe subito successo. Grazie ai buoni risultati, nel 1964 si staccò dall’Spc un nuovo gruppo, il National severe storms laboratory (Nssl, www.nssl.noaa.gov), l’ufficio nazionale di ricerca per le tempeste violente, che studia i fenomeni sul campo per ottenere risultati ancor più precisi nelle previsioni. Dotati di vere e proprie stazioni meteorologiche mobili, i ricercatori hanno il compito di avvicinarsi il più possibile a un tornado per registrare dati e realizzare fotografie e filmati. Ma esistono anche i cacciatori d’uragani. Sono volontari che salgono su un aereo e si dirigono verso tali mostri fino a giungere nel loro centro. Numerose sonde, trattenute da corde grosse come un avambraccio, sono pronte per esser calate. Quando l’aereo arriva a poco meno di 20 Km dal gigantesco turbine, un addetto meteo comincia a raccogliere i dati dell’atmosfera, uno ogni 30 secondi. I dati sono inviati al National Hurricane Center (www.nhc.noaa.gov), dove sono elaborati in tempo reale.