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 2005  ottobre 26 Mercoledì calendario

Il boia per il candidato al Nobel. La Repubblica 26/10/2005.New York. Il 13 dicembre Stanley "Tookie" Williams, un tempo feroce boss di una gang, oggi simbolo di chi si oppone alla pena di morte, candidato al Nobel per la pace e premiato da George W

Il boia per il candidato al Nobel. La Repubblica 26/10/2005.New York. Il 13 dicembre Stanley "Tookie" Williams, un tempo feroce boss di una gang, oggi simbolo di chi si oppone alla pena di morte, candidato al Nobel per la pace e premiato da George W. Bush, verrà giustiziato nel penitenziario di San Quentin, California. Era il 27 febbraio del 1979 quando Williams, capo della famigerata gang di Los Angeles "Crisps", decise di trascorrere la serata rapinando uno di quei negozietti alimentari aperti fino a tarda notte. Sulla sua strada trovò Albert Lewis Owens, un commesso di 26 anni che fece le spese della "voglia" criminale di "Tookie" beccandosi a sangue freddo le pallottole della pistola del capogang; che tornato dai suoi "soldati" sbeffeggiò pubblicamente il morto ridendo dei «suoni strozzati» lanciati mentre moriva. Due settimane più tardi Williams sfondò il portone di un piccolo motel a conduzione familiare gestito da una famiglia di americani-asiatici uccidendo prima il marito, poi la moglie e finendo la scorribanda sparando in faccia alla figlia dei proprietari che sentiti gli spari si era alzata terrorizzata dal letto. Questa volta non la fece franca: arrestato, confessò gli omicidi raccontando allegramente ai poliziotti sconvolti che gli asiatici erano i suoi bersagli preferiti perchè erano «pieni di soldi e tanto bassi che gli mettevo facilmente paura». Nel 1981 una giuria lo condannò a morte. In carcere Tookie divenne un altro. Nei lunghi anni trascorsi nel braccio della morte di San Quentin, a nord di San Francisco, non solo si è trasformato in un detenuto modello ma è diventato uno scrittore per ragazzi. Di libri ne ha scritti nove, tutti insieme a Barbara Becnel - una giornalista che stava scrivendo una storia dei Crisps ed era andata a trovarlo in carcere - libri in cui racconta la vita del carcere e sfida i giovani dei ghetti a non buttare via le loro giovani vite come ha fatto lui ma a trovare la «strada giusta» - anche a costo di grandi sacrifici - nella vita. Libri che lo hanno reso celebre, ne hanno fatto un "portabandiera" delle organizzazioni che si battono contro la pena di morte e che gli hanno fatto ottenere ben cinque candidature al Nobel per la pace. Lo stesso presidente americano George W. Bush, colpito dalla sua storia e dalla sua "redenzione" gli ha dato tempo fa un premio «per avere dimostrato il carattere eccezionale dell´America» e dalla sua storia è stato tratta l´anno scorso un tv-movie, uno sceneggiato televisivo, di successo: Redemption, che ha come attore protagonista Jamie Foxx, premio Oscar 2005 per la su interpretazione di Ray Charles. Nonostante abbia confessato i propri delitti ed abbia rinnegato la vita da capogang, Williams sostiene da sempre di non avere ricevuto un processo giusto. E di essere stato condannato a morte perché il procuratore era riuscito a espellere la giuria gli uomini e le donne di colore che lo avrebbero giudicato senza pregiudizi razziali. In realtà, da quando alla fine degli anni Settanta è stata reintrodotta la pena di morte in California sono stati "giustiziati" undici uomini, di cui otto sono bianchi. Ieri un giudice di Los Angeles ha messo la parola fine alla lunga battaglia giudiziaria che Tookie combatte da 24 anni sempre più spesso sotto la luce dei riflettori della stampa e delle tv: il detenuto Stanley Williams sarà "giustiziato" il prossimo 13 dicembre. In estate la Corte Suprema degli Stati Uniti si era rifiutata di rivedere il caso e adesso il giudice ha anche negato la richiesta degli avvocati difensori di Williams di un rinvio dell´esecuzione di nove giorni, per dare agli avvocati più tempo per preparare la domanda di grazia (il termine per la presentazione della richiesta è fissato all´8 novembre) da inoltrare al governatore della California Arnold Schwarzenegger. Respingendo la richiesta il magistrato ha spiegato che dato che Williams è stato condannato a morte 24 anni fa ha avuto - lui e i suoi avvocati - fin troppo tempo a disposizione per preparare la richiesta di grazia. Una risposta che ha indispettito la difesa e che ha provocato pesanti critiche della stampa locale. I legali di Tookie hanno però fatto sapere di volere chiedere al governatore un´estensione dei termini per la presentazione della richiesta di clemenza. Se Arnold Schwarzenegger non firmerà un atto di clemenza, la sentenza contro Tookie, che oggi ha 51 anni, sarà dunque eseguita e a nulla saranno servite le migliaia di email che riceve da giovani che grazie ai suoi libri hanno abbandonato le gang di Los Angeles. Alberto Flores D´Arcais