MACCHINA DEL TEMPO NOVEMBRE 2005, 26 ottobre 2005
questione di poco: molto presto (secondo gli esperti, a partire dall’anno prossimo) anche sugli aerei sarà possibile telefonare, inviare sms e navigare in internet
questione di poco: molto presto (secondo gli esperti, a partire dall’anno prossimo) anche sugli aerei sarà possibile telefonare, inviare sms e navigare in internet. La nuova tecnologia è stata sviluppata dal Wireless Cabin Consortium, un progetto europeo a cui hanno partecipato alcuni soggetti direttamente interessati: da Siemens a Ericsson e Inmarsat, fornitore di piattaforme satellitari, oltre a un gruppo di esperti dell’università inglese di Bradford. Il modello elaborato dal Wireless Cabin Consortium è stato poi testato a bordo degli A320 Family di Airbus. Come funzionerà il sistema? Esattamente come le reti cellulari a terra. La copertura cellulare all’interno dell’aereo è garantita da una stazione radio base molto piccola. Questa cella è collegata con il resto della rete mobile e fissa terrestre attraverso una connessione satellitare, che permette una copertura globale. Dopo le fasi di decollo e atterraggio, durante le quali ogni apparecchio dovrà sempre restare spento, con il via libera a slacciare le cinture di sicurezza arriverà anche quello ad accendere i telefoni. A questo punto, il cellulare cercherà una rete disponibile e si aggancerà a quella all’interno dell’aereo: proprio come quando si va all’estero. Una città ad alta quota, insomma. Che funziona grazie a soluzioni identiche a quelle che da tempo si utilizzano a bordo delle navi o agli ultimi piani dei grattacieli. Con la differenza che, sugli aerei, la stazione radio è più piccola. Il modello del Wireless Cabin Consortium prevede che all’interno dell’aereo siano poste tre diverse tipologie di stazioni radio base per Wireless LAN, Bluetooth e reti mobili GSM, UMTS o CDMA. «In questo modo», ha spiegato a Macchina del Tempo Massimo De Sanctis, responsabile del progetto Wireless Cabin Consortium per Ericsson, «è possibile utilizzare cellulari, smartphones, PDA e computer portatili con interfacce Bluetooth o Wi-Fi 802.11. Le modalità di accesso non sono diverse da quelle che si hanno a terra: per accedere ai servizi da telefono mobile, basterà accendere il cellulare per essere registrati presso la rete di bordo e veder comparire il logo dell’operatore del servizio». I segnali ricevuti dalle stazioni radio base di bordo vengono convertiti e multiplexati insieme per essere trasferiti tramite modem satellitare. Utilizzando una piccola antenna posta sull’aereo, arrivano via satellite a una stazione satellitare terrestre, dove vengono convertiti nel formato originario e poi separati tra loro per raggiungere sia la rete mobile e fissa, sia internet. Ma sono stati superati definitivamente i problemi legati all’interferenza con i sistemi di bordo? «Assolutamente sì», risponde De Sanctis, «grazie a uno studio che va avanti da oltre dieci anni. infatti dal 1992, cioè da quando l’uso del cellulare è stato bandito sugli aerei, che i costruttori di velivoli hanno prestato attenzione ai possibili effetti dei telefonini e delle reti mobili sui sistemi di bordo. Superati questi problemi, rimangono in discussione solo i possibili disturbi reciproci tra sistemi cellulari a bordo degli aerei e le reti wireless terrestri». Del resto, sono state già studiate soluzioni che superano questo tipo di inconveniente. Siemens, per esempio, integra nella soluzione studiata dai suoi esperti il ”selettore di canale”. «Questa tecnologia», spiega Thomas Werner, responsabile mondiale Mobile Enterprise di Siemens Communications, divisione Mobile Networks, «impedisce ai terminali degli utenti di comunicare direttamente con le reti radiomobili terrestri, evitando così possibili interferenze con le apparecchiature elettroniche di bordo». «La soluzione», continua Werner, «assicura che le comunicazioni radio provenienti dall’aereo avvengano solamente attraverso il satellite e garantisce che le frequenze circostanti non vengano disturbate dall’utilizzo a bordo e viceversa». I costi per gli utenti non dovrebbero essere molto più elevati di quelli del roaming internazionale: dai tre ai cinque dollari il minuto. Ma ci sarà un limite al numero di telefonate fatte in contemporanea dai passeggeri. La soluzione tecnica di Ericsson, per esempio, permette di effettuare sessanta chiamate simultanee e consente anche la comunicazione dei dati attraverso le tecnologie EDGS e GPRS. «Ericsson», conferma Peter Olofsson, a capo delle relazioni coi media della Ericsson e di base a Stoccolma, «offrirà le proprie soluzioni tecnologiche alla fine di quest’anno. La domanda è alta e non arriva soltanto dalle compagnie aeree, ma anche dagli operatori di telefonia mobile e dai costruttori di aeroplani». Per poter accendere i telefonini anche sugli aerei, bisognerà comunque aspettare la seconda metà del 2006. «Airbus», spiega Claudia Müller, Regional Press Manager di Airbus, «sta sviluppando le infrastrutture assieme ai suoi partner, Miltope e Triagnosys. Il progetto è nato dalla collaborazione con OnAir, joint venture tra SITA INC ed Airbus. Il compito di Airbus è duplice: progettare un’architettura a bordo degli aerei, in modo da rendere possibile l’uso della tecnologia e sviluppare l’hardware per poi integrarlo alla struttura dell’aereo. OnAir si occupa, tra l’altro, di marketing e vendite e dell’uso di network satellitari». Airbus comincerà a offrire il servizio a bordo degli A320 Family un passo obbligato, fa sapere la compagnia, per andare incontro alle esigenze dei passeggeri. Molti - sostengono alla Airbus - approfitteranno di questa opportunità per ”trasferire” temporaneamente il proprio ufficio a bordo dell’aereo senza alcuna perdita di tempo. O si annoieranno meno durante il volo.