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 2005  ottobre 26 Mercoledì calendario

Secondo i dati dell’ulimo rapporto Eures (Ricerche economiche e sociali), aumentano gli omicidi di prossimità, ossia quelli che avvengono in famiglia, tra amici e conoscenti, nei rapporti di lavoro o di vicinato

Secondo i dati dell’ulimo rapporto Eures (Ricerche economiche e sociali), aumentano gli omicidi di prossimità, ossia quelli che avvengono in famiglia, tra amici e conoscenti, nei rapporti di lavoro o di vicinato. Nel Nord si ammazza in famiglia più che al Sud: 50,9 per cento dei casi contro 23,7. L´omicidio è più frequente la domenica (nel 20,3 per cento dei casi) e il lunedì (16,4). Secondo i ricercatori, l´azione aggressiva si libera in questi giorni per «fermare le cause della frustrazione prima di avviare un altro ciclo settimanale». Non stupisce apprendere (in criminologia è un fatto noto, il cinema noir e la letteratura poliziesca ce lo ricordano da sempre) che le ore più propizie all´assassinio sono quelle serali e notturne: circa il 60 per cento dei delitti avviene tra le 18 e le 6 del mattino. Nel 2002, 293 assassini (46 per cento del totale), hanno scelto di uccidere con un’arma da fuoco. L´arma da taglio (Erika e Omar, il delitto di Novi Ligure) è seconda, ben distanziata, con 122 episodi; il corpo contundente (delitto di Cogne) è al terzo posto, con 50. L´uso di armi da fuoco è prerogativa maschile: 43 per cento dei delitti, rispetto al 14 delle donne. La donna uccide soprattutto in famiglia e soprattutto i figli piccoli, soffocandoli (23,8 per cento dei casi) o gettandoli nel vuoto.