MACCHINA DEL TEMPO NOVEMBRE 2005, 25 ottobre 2005
Ogni strumento è buono per rintracciare un bene sempre più prezioso come l’acqua. Così l’Agenzia Spaziale Europea ha deciso di ricorrere ai satelliti per identificare le falde che si trovano in zone del pianeta colpite dalla desertificazione, Africa in primis
Ogni strumento è buono per rintracciare un bene sempre più prezioso come l’acqua. Così l’Agenzia Spaziale Europea ha deciso di ricorrere ai satelliti per identificare le falde che si trovano in zone del pianeta colpite dalla desertificazione, Africa in primis. Il primo obiettivo sarà trovare risorse idriche per i 180 mila profughi sudanesi rifugiatisi nel deserto del Ciad orientale. Verranno utilizzati il Landsat (per il quadro idrogeologico di ogni zona), l’Ers (per identificare le riserve sotterranee) e il Jers-1, che ”vede” fino a -20 metri sotto terra.