24 ottobre 2005
Fortugno Francesco, di anni 54, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, eletto nella Margherita con 8
Fortugno Francesco, di anni 54, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, eletto nella Margherita con 8.500 voti, primario in Chirurgia d’urgenza, in aspettativa per impegni politici, sposato, padre di due figli, ucciso da un sicario che gli ha sparato cinque colpi in petto nel seggio dove si stavano svolgendo le primarie del centro-sinistra. I fatti si sono svolti così: Fortugno è uscito dalla sua abitazione di Bracalone, piccolo paese in provincia di Reggio Calabria, per andare a Locri a votare. I killer, non volendo evidentemente ucciderlo in aperta campagna, si sono limitati a seguire la sua auto. Fortugno non si è accorto di niente. arrivato a Locri, ha parcheggiato vicino a Palazzo Nieddu, è sceso dall’auto, è entrato nell’androne dello stabile. Qui era stato costituito il seggio. Fortugno ha votato, poi s’è messo a discutere con gli amici. In questo momento è arrivato il killer: basso, (meno di un metro e settanta), vestito di nero, col passamontagna in testa. Pochi passi, s’è piazzato davanti a Fortugno e gli ha tirato in petto cinque colpi di Luger 9x19. Poi è scappato a piedi, è salito sull’auto che lo aspettava fuori (una A112, probabilmente) ed è andato via. Dentro palazzo Nieddu e nelle vie intorno era intanto tutto un gridare disperato, un fuggire da un nemico ormai invisibile. Qualcuno ha chiamato il 118. Fortugno è morto prima di arrivare nell’ospedale dove aveva lavorato per anni. Le indagini hanno puntato sulla ’ndrangheta. Ma Fortugno, da questo punto di vista, non era per niente chiacchierato. La ’ndrangheta, poi, non ha mai adoperato le Luger. Locri (Reggio Calabria), corso Vittorio Emanuele, domenica 16 ottobre, ore 18.