Paolo Condò, ཿLa Gazzetta dello Sport 24/10/2005;, 24 ottobre 2005
«Una frase sbagliata o equivocata di un’intervista può provocare guasti gravi. Se critico un giocatore temo di dare l’impressione di cercare un alibi per me; se lo elogio, corro il pericolo di ingelosire la squadra
«Una frase sbagliata o equivocata di un’intervista può provocare guasti gravi. Se critico un giocatore temo di dare l’impressione di cercare un alibi per me; se lo elogio, corro il pericolo di ingelosire la squadra. Si ricordi che il tecnico è uno contro 25, ed è costantemente sotto osservazione da parte dei giocatori, che tengono molto a una sua coerenza di comportamento» (Capello).