22 ottobre 2005
Tags : Mario. Malossini
Malossini Mario
• Nato a Riva del Garda il 4 aprile 1947. Politico. «[...] Nato come ragazzo-spazzola di Flaminio Piccoli, consigliere comunale a Riva del Garda a 21 anni, consigliere regionale a 31, potentissimo assessore provinciale al Turismo a 33, baldo presidente trentino a 42, pareva destinato a una carriera di spicco a Roma, veniva invitato nei salotti tivù, raccoglieva valanghe di voti, gigioneggiava sul soprannome di ”Miami Vice” che gli avevano appioppato perché, con quell’aria da attore rubacuori, somigliava fatto e sputato a Don Johnson. Azzoppato sul più bello dal trionfo della Lega e da Tangentopoli, finì in galera, fu sepolto dalle accuse, sospeso dal partito, abbandonato da tutti gli amici che un attimo prima gli lisciavano il pelo. E sparì, inghiottito dai processi. Una liberazione, dissero allora gli avversari [...] per le tangenti pagate intorno ai lavori per l’Autobrennero è stato condannato in primo grado, in appello e pure in Cassazione. Il che non ha impedito a Forza Italia, nel solco delle promesse fatte da Berlusconi nel 1994 (’Abbiamo sostituito la vecchia classe politica con manager, uomini d’affari, , docenti senza legami con il passato”) e confermate nel 2001 (’Le nostre candidature guardano verso il futuro: diremo no ai vecchi professionisti della vecchia politica”), di adottarlo come leader. [...] ”Abbiamo fatto ridiscendere un angelo sulla terra”, disse solenne Giorgio Vittadini, il presidente della Compgnia delle Opere, presentando la miracolosa rentrée di Mario ”Lazzaro” Malossini, risorto nell’ottobre 2000 come presidente trntino del braccio economico di Comunione e Liberazione. [...]» (Gian Antonio Stella, ”Sette” n. 11/2003).