Notizie tratte da: Carlo Petrini # Slow Food Revolution # Rizzoli 2005 # conversazione con Gigi Padovani, 21 ottobre 2005
Ur-Paarl. Pane dell’Alto Adige, per un quinto di farina di farro e un quarto di segale, con l’aggiunta di spezie della Val Venosta (come la trigonella, il cumino e il finocchio), considerato in passato ”il pane degli sposi”, perché aveva la forma a otto e si poteva spezzare esattamente a metà
Ur-Paarl. Pane dell’Alto Adige, per un quinto di farina di farro e un quarto di segale, con l’aggiunta di spezie della Val Venosta (come la trigonella, il cumino e il finocchio), considerato in passato ”il pane degli sposi”, perché aveva la forma a otto e si poteva spezzare esattamente a metà. Unico depositario della ricetta originaria era Fratel Alois Zöschg, l’ultimo fornaio del convento di Monte Maria, sopra Burgusio, che poi la tramandò a una decina di fornai, che oggi vendono il pane a 5-6 euro al chilogrammo. In origine era infornato due, tre volte all’anno e si consumava secco, inzuppandolo in minestre, latte e caffè.