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 2005  ottobre 20 Giovedì calendario

DeVlaeminck Roger

• Eelko (Belgio) il 24 agosto 1947. Ex ciclista. Fratello di Eric • «[...] diventò professionista nel ’69. Sbalordì imponendosi in quattro Parigi-Roubaix (1972, ’74, ’75, ’77) e per questo è passato alla storia come Monsieur Roubaix. Nell’’Inferno del Nord” pedalava in modo meraviglioso. Imbattibile in tre Milano-Sanremo (’73, ’78, ’79) e in due Giri di Lombardia (’74, ’76). Quando gli veniva fatto notare che non era riuscito a vincere un Giro o un Tour, diceva: ”Se voi giornalisti parlate della Sanremo come del Mondiale di primavera e del Lombardia come del Mondiale d’autunno, ritengo che le mie vittorie in queste due grandi classiche valgano di più di un successo in una grande prova a tappe o in un Mondiale addomesticato”. stato anche campione del mondo di ciclocross nel 1968 (dilettante) e nel 1975 (professionista). Gli piaceva correre in Italia. Vinse 22 tappe al Giro. Nel ’72 finì 7?, vincendo 4 tappe e la classifica a punti. Trionfò in sette edizioni della Tirreno-Adriatico. Sulle nostre strade, Roger volava. La militanza in squadre italiane (Dreher, Brooklyn, Sanson) favorì il suo curriculum di fuoriclasse. Salì sul podio al Mondiale ’75 a Yvoir, a casa sua: 2° a 17’’ dall’olandese Kuiper, che aveva approfittato della rivalità tra i belgi» (Rino Negri, ”La Gazzetta dello Sport” 21/11/2005). « stato uno dei più grandi protagonisti delle classiche, nonostante Merckx e gli altri avversari eccellenti di un’epoca straordinaria. Lo avevano ribattezzato monsieur Roubaix per il suo strepitoso poker sul pavé [...] è sempre stato un personaggio ammirato e temuto, però poco amato. E che non ha ottenuto il rispetto e la popolarità che i risultati ed il carisma avrebbero dovuto garantirgli. Forse perché ha osato contrastare Merckx quasi con cattiveria [...] amava pensare ad alta voce, genio e sregolatezza [...] 4 Roubaix, 3 Sanremo, 2 Lombardia, ma anche Fiandre, Liegi-Bastogne-Liegi e Freccia Vallone [...] a De Vlaeminck è mancata incredibilmente soltanto la maglia iridata [...]» (Beppe Conti, Cento Campioni del Novecento, Graphot 2002).