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 2005  ottobre 20 Giovedì calendario

Valandrey Charlotte

• (Anne Charlotte Pascal) Parigi (Francia) 29 novembre 1968. Attrice • «Una cartolina dalla Thailandia. Sotto, la busta del laboratorio: ”Sierologia. Hiv positiva”. Bum. Anne Charlotte Pascal non ha nemmeno 18 anni, è un’attrice, esordiente come la malattia che l’ha scelta. il 1985, chi prende ”il cancro del sesso” è disarmato e solo. Lei cestina la cartolina con il mare e le palme, e la lettera con i risultati delle analisi. Vent’anni dopo Anne Charlotte è Charlotte Valandrey, stranota in Francia per il film Rouge Baiser e una serie tv sul commissario Cordier, e i suoi vent’anni da sieropositiva li mette sul mercato, nelle 267 pagine dell’autobiografia L’amour dans le sang (Le cherche midi). Il primo outing di un’attrice giovane, bella e in carriera se lo aggiudica il settimanale ”L’Express”. [...] ”Uscivo con un musicista tossico, ma non è stato l’unico”. I genitori le consigliano di non parlarne (’mia madre non lo disse nemmeno a sua sorella”). La consegna del silenzio ha qualche eccezione, pagata a caro prezzo: ”A 19 anni ero, con Sophie Marceau e Charlotte Gainsbourg, una delle attrici più richieste. Mi offrirono una parte importante ma quando dissi al regista il mio segreto la parte andò a un’altra”. Tacere rende tutto più semplice, e dimenticare l’Hiv è terapeutico. ”L’ho ignorato, non gli ho lasciato spazio. E per dieci anni sono stata bene. Ho conservato il mio corpo di giovane donna. Poi ho messo su pancia, il seno è ingrossato, le gambe magre. Sul petto ho la cicatrice del trapianto di cuore, la porto come un gioiello tribale”. Nel ”95 Charlotte inizia a prendere l’Azt. Ma a tenerla in vita non sono soltanto le 23 pillole che prende ogni giorno, (’se le dimentico attraverso Parigi, venti minuti di ritardo sono troppi”). Racconta Charlotte: ”Che cosa mi ha aiutata? Ridere, piangere, 15 anni di psicanalisi, l’amore di mio padre”. Alla figlia Tara, Charlotte ha raccontato del cuore nuovo e di ”un microbo” nel sangue. [...]» (Federica Cavadini, ”Corriere della Sera” 20/10/2005).