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 2005  ottobre 20 Giovedì calendario

Ugrumov Piotr

• Riga (Lettonia) 21 gennaio 1961. Ex ciclista. Secondo al Tour del 1994 (dietro Indurain, davanti a Pantani), secondo al Giro del ”93 (dietro Indurain, davanti a Chiappucci), terzo al Giro del ”95 (dietro Rominger e Berzin) • «[...] arriva tardi alla ribalta del ciclismo, a 32 anni. Non che prima fosse un signor nessuno, anzi. Con i suoi compagni era abituato a dettare legge nelle grandi corse a tappe a cui partecipava. Solo che non si chiamavano Tour, Giro e Vuelta, ma Corsa della Pace, Tour dell’Avvenire, Settimana Bergamasca, Giro delle Regioni. Gli appuntamenti principi dei dilettanti perché fino alla veneranda età di 28 anni, Piotr Ugrumov, tenente dell’Armata Rossa, era ufficialmente un dilettante che mai e poi mai avrebbe potuto cimentarsi con Bugno, Indurain, Chiappucci e Rominger. Poi, con la dissoluzione dell’Unione Sovietica in Occidente sono arrivati i primi campioni dell’Est in cerca di gloria e Ugrumov tra questi. Ci sono volute alcune stagioni per prendere le misure, ambientarsi nel grande circo delle due ruote, poi, quando per gli altri di solito comincia il declino, il corridore lettone comincia a far parlare di sé. il Giro del ”93 quello dove si fa notare: è approdato alla corte di Bombini per dare una mano al capitano Argentin dopo due stagioni piuttosto opache in Spagna. La corsa invertirà i ruoli e sarà l’ex campione del mondo ad aiutare il suo gregario ad insidiare l’imbattibile Miguel di Navarra [...] vince la terza tappa [...] molla a Indurain uno schiaffone sonoro, proprio sotto l’occhio vigile della Madonna di Oropa. 2° in classifica quando, sotto la direzione di un magnifico Argentin, parte all’attacco al cartello che annuncia 10 km di strappi spezzagambe nella penultima tappa del Giro: tre scatti a ripetizione e Indurain crolla, scivola all’indietro con la bocca spalancata [...] Alla fine sarà di 36’’ il distacco, ma il fuoriclasse spagnolo riuscirà a mantenere quei 58’’ di vantaggio che gli consegneranno la vittoria finale [...] se Pantani è leggerezza, Ugrumov è potenza pura. Al Tour ”94 sono in molti a credere che il lettone riuscirà ad interrompere la catena di successi di Indurain [...] Ma è una stagione non proprio baciata dalla fortuna: una frattura alla clavicola non gli permette di arrivare al Giro nella condizione migliore. Alla Grande Boucle, la prima tappa di montagna, quella dove piazzare il primo colpo a Indurain, lo vede virtualmente fuori gioco: una notte insonne per il mal di denti e una corsa per farsi devitalizzare un molare malandrino lo costringe a difendersi proprio quando deve attaccare. Ma Piotr non si scoraggia anche se deve rinunciare al sogno della maglia gialla lascia i suoi segni sul Tour con due tappe nel carniere. La seconda è una vittoria nella cronoscalata [...] Lascia uno scatenato Pantani a 1’38’’ e Indurain addirittura a 3’16’’; dopo il secondo posto del Giro dell’anno prima, anche a Parigi conquista la piazza d’onore [...]» (i Campioni del Ciclismo, Fabbri 1999).