Notizie tratte da: Enzo Catania # I delitti dell’estate # Utet 2005, 19 ottobre 2005
Vigilie. Giuseppe Carretta, figlio del ragionier Giuseppe Carretta e della casalinga Marta, un fratello, più piccolo, di nome Nicola, iniziò a odiare il padre da quando lo aveva sorpreso a defecare di notte sul pavimento e aveva detto tutto all’amatissima mamma, ma anziché giustiziare lui, uccise tutti e tre, a pistolettate, l’8 agosto del 1989, la vigilia della partenza per le vacanze, il camper già carico davanti a casa, in via Rimini, a Parma
Vigilie. Giuseppe Carretta, figlio del ragionier Giuseppe Carretta e della casalinga Marta, un fratello, più piccolo, di nome Nicola, iniziò a odiare il padre da quando lo aveva sorpreso a defecare di notte sul pavimento e aveva detto tutto all’amatissima mamma, ma anziché giustiziare lui, uccise tutti e tre, a pistolettate, l’8 agosto del 1989, la vigilia della partenza per le vacanze, il camper già carico davanti a casa, in via Rimini, a Parma. Occultati i cadaveri in una discarica, visse libero per dieci anni, finché non fu identificato a Londra, dove fu fermato per eccesso di velocità a bordo di una Suzuki. Al processo si giustificò adducendo che non aveva mai perdonato il padre per aver fatto trasferire la famiglia in una zona industriale, dove il rumore della fabbrica gli impediva di andare di corpo e per paura che la stitichezza provocasse un restringimento del pene, aveva cominciato a masturbarsi anche tre volte al giorno per controllare l’erezione.