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 2005  ottobre 19 Mercoledì calendario

Cavalieri. Silvia Da Pont, bella, naso affilato e labbra carnose, donna di servizio presso una famiglia di Busto Arsizio, aveva solo venticinque anni, quando, il 7 settembre del 1951, uscì per comprare il latte, con indosso il solito grembiule nero, ma invece di tirar dritto, richiamata dal vicino di casa, il Cavalier Candiani, settantenne in pensione, alto e segaligno, due volte vedovo, fece appena in tempo ad affacciarsi all’ingresso di casa sua che fu subito stordita con un batuffolo di etere e da allora imboccata con cucchiai di latte o di vino di Pantelleria, finché non morì di inedia

Cavalieri. Silvia Da Pont, bella, naso affilato e labbra carnose, donna di servizio presso una famiglia di Busto Arsizio, aveva solo venticinque anni, quando, il 7 settembre del 1951, uscì per comprare il latte, con indosso il solito grembiule nero, ma invece di tirar dritto, richiamata dal vicino di casa, il Cavalier Candiani, settantenne in pensione, alto e segaligno, due volte vedovo, fece appena in tempo ad affacciarsi all’ingresso di casa sua che fu subito stordita con un batuffolo di etere e da allora imboccata con cucchiai di latte o di vino di Pantelleria, finché non morì di inedia. Dal verbale dell’interrogatorio: "Mi ero pazzamente innamorato di lei. Quando la vedevo passare, ero pronto a invitarla a entrare. Poi però non attuavo il mio proposito poiché magari avrebbe riso e mi avrebbe schernito per l’età. Quel 7 settembre mi venne in mente di renderla insensibile alla mia vecchiaia con uno dei miei farmaci".