John Dickie, Cosa Nostra. Storia della mafia siciliana, Laterza, 2005, 19 ottobre 2005
Conversioni. Leonardo Vitale, affiliato a Cosa Nostra come uomo d’onore della Famiglia di Altarello di Baida, nel rango di capodecina, a trentadue anni, il 29 marzo 1973, verso le undici di sera entrò negli uffici della Squadra Mobile di Palermo e si costituì, adducendo una crisi religiosa
Conversioni. Leonardo Vitale, affiliato a Cosa Nostra come uomo d’onore della Famiglia di Altarello di Baida, nel rango di capodecina, a trentadue anni, il 29 marzo 1973, verso le undici di sera entrò negli uffici della Squadra Mobile di Palermo e si costituì, adducendo una crisi religiosa. Monitorato da un gruppo di periti psichiatri, incaricati dagli inquirenti, arrivò il giorno in cui si coprì dei propri escrementi, ma lui stesso spiegò il senso del gesto: "Penso che fare queste cose mi abbia aiutato a capire in un certo qual modo... a capire che queste cose non sono brutte, mentre sono così brutte le altre, non sono cose queste che possono recare danno alle persone, bensì cose brutte sono le altre, le cose che facevo prima". Dichiarato "seminfermo di mente" e ristretto per lo più in manicomi giudiziari, fu condannato a ventotto anni di carcere. Messo in libertà nel giugno del 1984 fu ucciso sei mesi dopo con due colpi di pistola sparati da un uomo rimasto ignoto, di domenica, mentre rientrava da messa con la madre e la sorella.