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 2005  settembre 10 Sabato calendario

"A Roma, dopo il terremoto del 1703, che non causò vittime, fu decretato, in segno di ringraziamento al Signore, l’annullamento di ogni forma di spettacolo

"A Roma, dopo il terremoto del 1703, che non causò vittime, fu decretato, in segno di ringraziamento al Signore, l’annullamento di ogni forma di spettacolo. Fiorirono quindi gli oratori, ovvero melodrammi sacri, con soggetti biblici e allegorici, i cui libretti erano spesso scritti da cardinali come Ottoboni e Pamphilij, che li allestivano nei loro palazzi privati e si dilettavano sessualmente coi richiestissimi castrati, predilezione definita ’il peccato nobile’". Negli argomenti degli oratori, ride Cecilia, "l’erotismo si cela tra le pieghe del sacro, con l’esito di un’ambiguità seducente. E per di più, in questi brani, sono frenetici gli slittamenti di identità sessuale come nel Trionfo dell’Innocenza di Caldara: una donna si traveste da monaco per avere accesso a un chiostro; di lei si innamora una ragazza credendola un eremita, con tutte le allusioni del caso; ma lui, cioè lei, ne respinge l’amore, mentre la musica, di sensualità travolgente, esprime l’opposto di un rifiuto. Se poi si pensa che i vari ruoli erano interpretati solo da uomini, il sovrapporsi dei travestimenti fa girare la testa" (Cecilia Bartoli a Leonetta Bentivoglio)