Giuseppe Scaraffia, Il Sole 24 Ore 9/10/2005, 9 ottobre 2005
"Quando ha scritto La difficoltà di essere (Osca Mondadori) Cocteau aveva 57 anni e neanche l’oppio riusciva più ad anestetizzare la sua ’difficoltà di essere’
"Quando ha scritto La difficoltà di essere (Osca Mondadori) Cocteau aveva 57 anni e neanche l’oppio riusciva più ad anestetizzare la sua ’difficoltà di essere’. Era stato odiato e idolatrato, ma mai veramente capito. Anche la casa al Palais-Royal, percorsa da visite incessanti, ultima quella della squadra antidroga, non gli sembrava più un rifugio. Andava sempre più spesso in una casa di campagna a Milly-la-Foret. Evadeva dalla vita parigina, ma anche da se stesso. "Aveva al suo fianco un’’armatura di carne’, Doudou, un avvenente giovanotto, ma non voleva avere rapporti con lui. ’A una certa età queste cose diventano delle turpitudini, impediscono lo scambio e diventano risibili’. Preferiva guardarlo mentre faceva il giardiniere o disegnarlo addormentato dall’oppio. Non era per rassegnazione o per stanchezza che sopportava i suoi malanni, ma per un nuovo inatteso equilibrio. ’Preferisco essere pessimista. Lo sono sempre stato per ottimismo. Speravo troppo per non mettermi in guardia contro una delusione’" (Giuseppe Scaraffia)