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 2005  ottobre 18 Martedì calendario

Zoetemelk Joop

• l’Aja (Olanda) 3 dicembre 1946. Ex ciclista. Vincitore del Tour nel 1980, secondo nel 1970, 1971, 1976, 1978, 1979, 1982. Campione del Mondo 1985. «[...] Un campione longevo dalle imprese ad effetto, all’apparenza timido e riservato [...] ha lasciato un segno nel ciclismo di Merckx e poi anche in quello di Hinault [...] La maglia iridata l’ha colta in Italia, al Mondiale ”85, quando aveva quasi 39 anni, E verso i 41 ha ancora centrato l’Amstel Gold Race, la classica più importante della sua Olanda. Scalatore e fondista, dopo due secondi posti alle spalle di Merckx, sembrava sul punto di esplodere, a 28 anni, nel ”74. Vinceva: Parigi-Nizza, Settimana Catalana e Giro di Romandia. Ma al Midi Libre, preparando l’assalto al Tour de France, il 22 maggio cadeva nella fase di preparazione dello sprint a Valreas [...] All’uscita di una curva c’è un’auto parcheggiata male. Zoetemelk è nella scia del francese Genet, suo compagno di squadra alla Mercier. Genet la vede e la evita, Zoetemelk se la trova davanti all’improvviso e la centra, una botta tremenda. Si risveglia due giorni dopo all’ospedale con violenti dolori di testa [...] Dolori insopportabili al capo, non dorme più, non riesce a mangiare, fa fatica pure a stare in piedi, le fitte alla testa gli tolgono l’equilibrio. disperato. Ed in un momento di disperazione chiede alla moglie il fucile, vuol farla finita. Lo riportano in in ospedale, la diagnosi è spietata: meningite. Per molti giorni resta in stato semicomatoso, poi lentamente riemerge alla vita, le intense cure fanno effetto. Ma i medici gli dicono, con grande cautela, che la bicicletta se la può scordare. inabile agli sforzi. Joop non ci sta, vaga di ospedale in ospedale in cerca di nuove cure [...] Passa l’estate, viene l’autunno, i dolori scompaiono del tutto, Zoetemelk ottiene il permesso di risalire in bici. Una fatica immane. [...] Nel marzo ”75 alla Parigi-Nizza stacca Merckx in salita, vince la gara a tappe. [...] lentamente si ritaglia una seconda carriera da vincente. Non c’è più Merckx in mezzo al gruppo, c’è Hinault, ma quando Bernard scappa dal Tour di notte con la maglia gialla addosso ed il ginocchio a pezzi, ai piedi dei Pirenei, ecco Zoetemelk diventare per tutti irresistibile e vincere finalmente la Grande Boucle. Ne corse addirittura sedici in carriera, di Tour de France, una follia. E senza mai abbandonare una sola volta [...] Poi, in Italia, ecco la corsa della vita, Il Mondiale al Montello [...] lo vede a malapena fra gli outsider al cospetto dei grandi favoriti del momento, gli azzurri capeggiati da Saronni e Moser contro Hinault, contro Greg LeMond [...] nel finale [...] il duello s’annuncia fra Moreno Argentin e Greg LeMond. Un duello di fuoco [...] Zoetemelk lo capì chiaramente e partì, anticipando lo sprint, anticipando tuti, arrivando solo. A 39 anni! Urlando incredulo sul traguardo la sua gioia. [...]» (Beppe Conti, 100 Campioni del Novecento, Graphot 2002).