17 ottobre 2005
Chirigiu Ana Maria, di anni 28, badante rumena senza permesso di soggiorno, separata, madre di due bambini
Chirigiu Ana Maria, di anni 28, badante rumena senza permesso di soggiorno, separata, madre di due bambini. A fine agosto, volendo disfarsi del neonato avuto da un ragazzo di Fiuggi, che l’aveva lasciata alla notizia della gravidanza, partorì da sola, tagliò con le forbici di casa il cordone ombelicale, lo avvolse forse ancora vivo nel cellophane, lo mise nello zainetto, che nascose sotto una pila di coperte e ficcò infine in un armadio. Lo tenne lì per quaranta giorni, spruzzando deodorante per coprire l’odore. Dormì poi sempre sullo stesso materasso macchiato di sangue. Lezzo insopportabile. Il figlio del padrone di casa trovò alla fine il corpicino, decomposto al punto che era impossibile capirne il sesso. La donna disse ai carabinieri: «Non potevo permettermi un altro bambino. Sono stata abbandonata da tutti. Avevo paura che mi rimandaste in Romania». Ha aggiunto: «Non sapevo che all’ospedale non è obbligatorio dare il nome e il cognome». In Alatri (Frosinone), via Puglia, domenica 9 ottobre, tardo pomeriggio.