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 2005  ottobre 10 Lunedì calendario

Anno II - Novantesima settimanaDal 3 al 10 ottobre 2005Terremoto. In Kashmir, nel terribile terremoto di sabato 8 ottobre (7,6 della scala Richter, ennesima conseguenza dello spostamento della placca indiana che provocò lo tsunami dello scorso Natale), sono morte almeno 30 mila persone

Anno II - Novantesima settimana
Dal 3 al 10 ottobre 2005

Terremoto. In Kashmir, nel terribile terremoto di sabato 8 ottobre (7,6 della scala Richter, ennesima conseguenza dello spostamento della placca indiana che provocò lo tsunami dello scorso Natale), sono morte almeno 30 mila persone. Mentre scriviamo, quattrocento bambini risultano ancora sepolti dalle macerie di una scuola di Mansehra. Migliaia di uomini e donne, circondati da fumo e fiamme, si aggirano per le città o per i piccoli villaggi delle valli trascinando i loro morti avvolti in lenzuola, chiedendo un aiuto che per il momento nessuno è capace di dare. Tra i dispersi a Islamabad c’è anche un italiano.

Influenza 1. In America il documento del governo americano intitolato Pandemic Influenza Strategic Plan prevede che ad aprile scoppi un’epidemia di influenza aviaria in un piccolo villaggio di qualche zona del mondo, a giugno sbarchino negli Stati Uniti i primi passeggeri infetti, a luglio si diffonda il contagio, esplodano rivolte, precipiti la fiducia nel governo, si intasino gli ospedali eccetera. Otto milioni e mezzo di ricoverati, un milione e novecentomila morti, 450 milioni di dollari di perdita economica. In Italia, stime delle settimane passate paventavano un milione di infetti in Italia e 150 mila morti. Previsioni credibili? O combutta tra istituti di ricerca e case farmaceutiche per creare un bisogno artificiale di farmaci e realizzare un gran business? Rino Roppuoli, responsabile dei programmi di ricerca della Chiron, ha detto che l’ideale sarebbe vaccinare tutti in anticipo e ha subito messo le mani avanti: ”L’unico problema è che, una volta vaccinati tutti, non sapremo mai se il rischio pandemia era reale oppure no”. I vaccini presenti in Inghilterra metterebbero al sicuro non più del 2 per cento della popolazione. In America ci vorrebbero 600 milioni di dosi e ce ne sono 60 mila. L’Italia ha bisogno di tre milioni di dosi e, stando ai dati dello scorso agosto, ne aveva 150 mila. Però il nostro paese non importa pollame dai paesi considerati ad alto rischio.

Influenza 2. Il virus dell’influenza aviaria è noto con la sigla H5N1. Per ora colpisce gli uccelli e tocca gli uomini in modo statisticamente insignificante: 65 morti in Asia dal 2003 a oggi, praticamente nulla, fino a giugno, nel resto del mondo. Le ultime notizie danno però l’impressione di un avanzare del virus: tre anatre sono risultate infette in Romania, duemila tacchini in Turchia. L’infezione romena è particolarmente grave perché localizzata alla foce del Danubio, da dove partono ogni anno - e portano potenzialmente l’infezione ovunque - migliaia di uccelli migratori. In Turchia il panico è tale che, oltre ai tacchini, le autorità hanno disposto anche la soppressione di cani e gatti randagi e di tutti i volatili domestici, anche se non infetti. Le quarantene riguardano per ora una fattoria turca e otto villaggi romeni. Per attaccare l’uomo, il virus deve mutare dalla sua forma attuale, cosa che gli scienziati considerano certa. Le riviste Nature e Science, nel loro ultimo numero, hanno purtroppo dimostrato che anche la famosa spagnola del 1918-19 (quaranta milioni di morti nel mondo) fu provocata da un virus degli uccelli mutato.

Fiorentina. Essendo ormai passato il pericolo della mucca pazza (encefalopatia spongiforme bovina: anno 2001), dal 1° gennaio dovremmo rivedere sulle nostre tavole la fiorentina autentica, detta anche T-bone steak. Hanno votato a maggioranza per la fine del divieto gli esperti dei 25 paesi della Ue (contrari il francese e il tedesco, astenuto l’olandese). Ci vuole ancora il sì dell’Europarlamento e poi la ratifica della Commissione europea. Atti che si dicono scontati.

Chiesa. La semplice sequenza cronologica dei fatti darà conto dell’offensiva scatenata la settimana scorsa dalla Chiesa su temi come aborto, famiglia, omosessualità.
Domenica 2 ottobre, i 256 vescovi e cardinali provenienti da tutto il mondo per l’XI sinodo dedicato all’Eucarestia hanno ascoltato il papa pronunciare le seguenti parole: ”L’umanità contemporanea vuole possedere il mondo in modo illimitato. Dio ci è d’intralcio. O si fa di Lui una semplice frase devota o Egli viene negato del tutto, bandito dalla vita pubblica, così da perdere ogni significato. La tolleranza, che ammette, per così dire, Dio come opinione privata, ma gli rifiuta il dominio pubblico, la realtà del mondo e della nostra vita, non è tolleranza, ma ipocrisia. Laddove l’uomo si fa padrone del mondo e proprietario di se stesso, non può esistere giustizia. Là può dominare solo l’arbitrio del potere e degli interessi”.
Lunedì 3 ottobre, sempre al Sinodo, il patriarca di Venezia Angelo Scola, leggendo le 52 pagine in latino della sua relazione sull’Eucarestia, ha sostenuto che la comunione è un dono e non un diritto e che il credente divorziato dovrà perciò rassegnarsi al ”digiuno eucaristico” (cioè non potrà prendere la comunione).
Martedì 4 ottobre, durante la prima ora di libera discussione tra i padri sinodali, il cardinale americano William Joseph Levada, nei tre minuti che gli erano stati concessi per parlare, ha ricordato che ”per la Chiesa è peccato votare i candidati politici che ammettono leggi a favore dell’aborto”.
Mercoledì 5 ottobre l’Osservatore romano ha scritto un duro articolo contro la pillola abortiva RU486, condannando la sperimentazione di Torino (che è stata interrotta per un mese dal ministro Storace ed è ripartita lunedì 10) e definendo l’eventuale assunzione del farmaco ”atto contro la vita”. ”Ancora una volta - ha aggiunto - la scienza viene messa al servizio della morte”.
Giovedì 6 ottobre è stato reso noto un documento già approvato dal papa e che diventerà ufficiale ai primi di novembre. Sono 16 pagine preparate dal cardinale polacco Zenon Grocholewski, in cui ”gli atti dell’omosessualità” sono definiti ”intrinsecamente disordinati” e si fa divieto di ammettere al sacerdozio persone con tendenze omosessuali a meno che non dimostrino di esser caste da almeno tre anni e di non essere ”culturalmente attratte” da film, cassette, libri a sfondo omosessuale. Escluso tassativamente che chi ha fatto professione pubblica di omosessualità possa diventar prete.
Venerdì 7 ottobre, sempre al Sinodo, il cardinale Alfonso Lopez Trujillo ha proposto di negare la comunione ai politici che propongono leggi a favore di aborto, divorzio, unioni tra omosessuali o comunque libere. Ha poi pronunciato queste parole, vero e proprio manifesto politico dell’integralismo cattolico: ”Il futuro dell’uomo e della società è minacciato dalla cosiddetta libera scelta politica che avrebbe il primato sui princìpi evangelici e anche sui riferimenti a una retta ragione. Questa minaccia è divenuta un problema scottante in non poche nazioni o parlamenti dove progetti di legge e scelte fatte fare o da fare mettono in grave pericolo la stupenda notizia, cioè il Vangelo della famiglia e della vita che formano un’unità inscindibile. Il tessuto sociale ne è ferito in modo letale, in particolare dai diversi atti contro la vita, a iniziare dal delitto abominevole dell’aborto”.

Germania. In Germania socialdemocratici e democristiani hanno raggiunto l’accordo per la formazione del governo. Angela Merkel sarà cancelliere (prima donna a coprire questo incarico in Germania), Schröder resterà fuori dal governo e i ministeri saranno ripartiti tra le forze politiche con lo stesso bilancino che adoperavamo noi ai tempi della prima repubblica, il cosiddetto ”manuale Cencelli”.

Cimici. Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre la Polizia Ferroviaria, prolungando la sosta del Nizza-Napoli a Genova Principe, ne ha chiuso tre carrozze, dopo che i passeggeri avevano scoperto di essere assediati dalle cimici. Siccome sul Ventimiglia-Parigi erano state trovate le pulci (notte fra il 3 e il 4 agosto), sul Reggio-Calabria-Torino e sul Terni-Milano erano saltate fuori le zecche (1° e 5 settembre), le Ferrovie hanno alla fine deciso di ritirare dal servizio e demolire 508 carrozze.

Scoglio. Franco Scoglio, 64 anni, allenatore di calcio molto popolare non per aver guidato grandi squadre ma perché - grazie alla sua verve dialettica e alla cultura calcistica - era continuamente invitato nei salotti sportivi delle trasmissioni più seguite (specialmente Controcampo), è morto d’infarto durante una trasmissione del genovese Primocanale. Stava discutendo col presidente del Genoa Enrico Preziosi, quando lo si è visto (non in primo piano) piegare la testa all’indietro e spirare. Tutto in pochi secondi. Rammarico autentico di migliaia di sportivi e polemiche perché il filmato della morte in diretta è stato ritrasmesso prima da Enrico Mentana su Matrix e poi da decine di tv locali.

Nazionale di calcio. La nazionale di calcio, battendo 1 a 0 la Slovenia, s’è guadagnata un posto ai mondiali di Germania dell’anno prossimo.

NOTIZIE CHE HO TAGLIATO PRIMA DELL’INVIO PERCHE’ NON C’ERA SPAZIO

Ricucci. Il finanziere Ricucci, il marito di Anna Falchi, quello dei furbetti del quartierino che voleva scalare il Corriere della Sera, è adesso in grandi difficoltà perché nessuno vuole comprargli il pacchetto del 20 per cento di azioni Rcs che a lui è costato 5,3 euro e per il quale nessuno pare disposto ad offrirgli più di 3 euro (così Giuseppe Turani). Guaio molto grosso perché Ricucci ha adoperato il pacchetto Rcs per farsi dar soldi dalle banche e se il pacchetto vale di meno, Ricucci dovrà tirar fuori soldi di suo. Perdite valutate intorno ai 5-600 mila euro.

Parmalat. La Parmalat, riammessa alle quotazioni giovedì 6 ottobre, ha quotato più di tre euro il primo giorno, salvo precipitare il giorno dopo a due euro e sei, con una perdita del 13 per cento. Gli esperti dicono che il titolo dell’azienda risanata dovrebbe valere circa due euro.

Veronesi. Il celebre oncologo Umberto Veronesi, che il centrosinistra voleva candidare a sindaco di Milano, ha detto che la finanziaria di Berlusconi, avendo stanziato cento milioni per la ricerca, è bellissima e che Storace è un ministro della Sanità ”di cui dobbiamo andare orgogliosi”. Apriti cielo a sinistra, dove si sono subito domandati: vogliamo davvero candidare uno che parla bene del governo? Il problema reale e non da poco è in realtà questo: se uno che vota a sinistra trova però ben fatta una certa cosa del governo di destra può dirlo o è vietato? Non è una discussione accademica e faccio un esempio reale: la Cgil è di fatto d’accordo con la Cisl e con il ministro Maroni che la forma dei contratti attuale non vada bene e debba essere riformata. Non ha voluto però che un cambiamento così importante venisse realizzato da un governo nemico e perciò ha fatto di tutto per impedire qualunque trattativa (e c’è riuscita), riducendosi a parlar male di una riforma di cui pensa bene. Anni persi e intelligenza degli italiani insultata. Naturalmente, a parti invertite, sarebbe successa la stessissima cosa.

Ferrara-Lerner. Giuliano Ferrara e Gad Lerner, dopo essere stati sommersi di lodi per la loro doppia conduzione del programma tv Otto e mezzo su La 7, hanno annunciato la separazione perché, in definitiva, non si sopportano e litigano troppo. Un caso analogo è appena successo anche alla Bbc: Philip Hayton, 57 anni, inviato di guerra in tutto il mondo, ha lasciato il programma mattutino (una specie di Uno Mattina inglese) per incompatibilità di carattere con la conduttrice Kate Silverston, 37 anni: ”Quando si fanno quattro ore di diretta insieme tutti i giorni bisogna come minimo essersi simpatici”. fino al 4 novembre il 5 l’infedele ritanna rmeni